Regia di Luca Merloni vedi scheda film
Un’insolita inchiesta sul mondo del lavoro. Un’ironica provocazione. Pietro Mereu infila il proprio corpo dentro due cartelli con la scritta «disoccupato in affitto» e comincia a cercare qualunque tipo di occupazione girando il Belpaese (filmato dal regista Luca Merloni) per vedere - Jannacci docet - l’effetto che fa. Una «coraggiosa sfida» (in realtà i due si devono essere divertiti non poco) che provoca nei napoletani, nei milanesi, nei veronesi, nei baresi, nei palermitani, nei cagliaritani, nei romani e in qualche altro italiano sorpreso qua e là per strada, nelle piazze e nei negozi, repliche e contraccolpi di vario genere. Chi plaude addirittura invidiando l’iniziativa e chi ne approfitta per declamare manifesti qualunquisti e falsamente solidali (dal classico «i giovani non hanno voglia di lavorare» all’ipocrita «lasciami i tuoi dati che poi ti chiamo»). Il risultato è un documentario che, quasi senza volerlo, diviene nel suo farsi e svolgersi un’indagine sociologica, uno spaccato, una fotografia (ancorché sbiadita da una timidezza francamente esagerata). Un’innocua cosuccia che merita certo di essere segnalata per l’impegno e i rimandi non banali (carini i siparietti storici sugli “uomini sandwich” che legano le tappe del viaggio), ma che avrebbe potuto (e dovuto) mostrarsi più cattiva.
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