Regia di Claudio Bonivento vedi scheda film
Gli ultimi giorni delle vite di Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani, i tre agenti morti insieme al giudice Falcone e a sua moglie nell'attentato mafioso di Capaci, nel maggio 1992.
Claudio Bonivento ha rivestito ruoli di produzione fin dall'inizio degli anni Ottanta; dalla fine dei Novanta si è reinventato regista, quasi esclusivamente per fiction televisive, con esiti non disprezzabili. Questo Vi perdono ma inginocchiatevi è un omaggio alla scorta del giudice Falcone, tre uomini con lui e sua moglie morti nell'attentato di Capaci del 23 maggio del 1992; a 20 anni da quel tragico evento, ecco quindi la doverosa commemorazione, promossa da La7. Francamente un lavoro non impressionante, ma i cui contenuti sono più importanti di qualsiasi perplessità su certi svolazzi romanzati inseriti nella storia, più ancora delle scelte non sempre felici di casting. Perchè Luigi Maria Burruano, Massimo Ghini e Tony Sperandeo sono perfettamente al loro posto, ma già la presenza - in uno dei ruoli chiave - di Francesco Venditti è un bel pasticcio; così così anche Silvia D'Amico. La sceneggiatura del regista e di Roberto Iannone, Francesco Massaro e Andrea Locatelli prende spunto dal romanzo autobiografico di Rosaria Schifani, vedova di uno dei tre agenti della scorta, scritto con Felice Cavallaro; a suggerire ulteriori dubbi sulla confezione interviene la barzotta colonna sonora firmata dagli Stadio, bravi nel loro genere, ma effettivamente un minimo disturbanti in un simile contesto. 4/10.
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