Regia di Xavier Villaverde vedi scheda film
TORINO GLBT 2013 - IN CONCORSO
In una sala gremita di spettatori che affollano da tutto il giorno il cortile del cinema Massimo, sfidando spavaldi sotto la Mole una fredda pioggia decisamente fastidiosa, il regista Xavier Villaverde introduce la sua opera in concorso al GLBT rivelandoci che con questo suo film ha inteso dire la sua opinione sulla possibilità di trovare una soluzione alternativa (ed integrativa) al menage di coppia. Un risultato da sempre giudicato impossibile ed immorale, e che stenta a stabilizzarsi lungo il corso di questa interessante e spigliata pellicola sentimentale, fortunatamente poco avvezza a scadere nel patetismo di soluzioni lacrimevoli e degeneranti anche laddove ci gioca pericolosamente attorno. In un’ora e tre quarti assistiamo dapprima alla disgregazione della coppia giovane consolidata composta da Bruno e Carla, due bei ventenni innamorati e complici che subiscono, in tempi e modi differenti, il fascino del terzo e misterioso elemento, quel Rai atleta e insegnante di arti marziali affascinante e dagli occhi di ghiaccio che irretisce dapprima il ragazzo (fino a quel momento irreprensibilmente etero), poi inaspettatamente anche Carla, venuta a conoscenza della tresca tra i due uomini. E se alla lunga la pellicola soffre un po’ per un tira e molla che si fa sin eccessivamente insistente, rischiando di rendere ripetitivo un contesto invero interessante e trattato con garbo e spigliatezza, il pre-finale con incidente inutile e mieloso non aiuta a dare tono ad una commedia che comunque può riconoscersi riuscita, grazie soprattutto al fascino contagioso ed accattivante dei tre bellissimi suadenti protagonisti.
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