Regia di Elio Piccon vedi scheda film
In una taverna di un paesino del sud, un piccolo imprenditore fa lo sbruffone con i suoi sottoposti, umiliandone in particolare uno. Questi tace e sopporta, ma ha già in mente la vendetta.
Cortometraggio - neppure 11 minuti di durata - firmato da un autore semisconosciuto eppure validissimo quale Elio Piccon, riscoperto solo dopo il Duemila grazie al restauro di alcuni suoi lavori da parte della Cineteca di Bologna, nonchè alla diffusione televisiva su Rai 3 a notte fonda, merito naturalmente di Enrico Ghezzi. Il padrone è senz'altro un lavoro atipico per Piccon, che innanzitutto non gira in forma documentaristica come suo uso, ma di fiction; in secondo luogo la prevalenza degli interni (una taverna) e la forte connotazione dei personaggi, oltre all'uso di dialoghi, sono criteri che escono dagli standard del regista, solito ad avere un approccio sociologico e antropologico nei suoi film, inquadrando paesaggi e gente piuttosto che situazioni circostanziate e singoli individui. Il padrone è una piccola novella alla maniera del Verga, sebbene il finale - riuscito nei contenuti, ma girato e montato con eccessiva fretta, va detto - sia più crudo che verista. A ogni modo un altro titolo interessante di Piccon. 6/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta