Regia di Damiano Damiani vedi scheda film
Damiani si insinua furbamente nel filone del poliziesco che in quegli anni spopolava, portando con sè la tensione e la rabbia civile del cinema del Giorno della civetta e dei colleghi come Rosi o Petri; meno cronaca rispetto a questi ultimi esempi e niente inseguimenti mozzafiato rispetto al primo, per un miscuglio che in definitiva non va da nessuna parte. Nero fra l'altro recita in maniera poco convincente, forse vittima dei tanti stereotipi e delle scene un po' troppo scialbe che invadono la trama. Apprezzabile nella prima parte (film che parla di un film, regista che parla di un regista), poi si scivola spesso e volentieri nel banale, fortunatamente senza annegarci mai. 5/10.
Un regista attacca un giudice in un suo film; il giudice viene assassinato. In preda ai sensi di colpa, il regista indaga; ma la vedova si oppone recisamente: la verità è infatti che la donna è incinta ed ha pure un amante...
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