Regia di Massoud Bakhshi vedi scheda film
CANNES 2012 - QUINZAINE DEL REALISATEURS
Il cinema iraniano, osteggiato dal regime assoluto che tratta i suoi illuminati registi come dei briganti e degli impostori, ci regala anche in questa occasione una straordinaria e toccante opera prima che corre sul filo della memoria, dei ricordi drammatici e nostalgici insieme da parte di un professore che torna in patria dalla Francia per tenere alcune lezioni in una universita' del suo paese. Un'occasione ghiotta sfruttata dal regime per ritirargli (con la complicita' di una parentela segretamente ostile) il passaporto ed impedirgli in tutti i modi di ripartire. Combinazione (ma non troppo in realta') le condizioni da tempo precarie del padre, un anziano costruttore edile che ha investito bene i suoi guadagni spesso al limite della legalita', e che vive da tempo separato dalla madre del protagonista e con la sua seconda famiglia, peggiorano ed inducono il professore, su insistenza del nipote, ad andarlo a trovare in ospedale. Nel contempo viene a contatto col fratellastro, che ha ereditato il mestiere paterno negli anni della sua trasferta francese, e che ora gli offre in regalo un appartamento enorme in un complesso edile in costruzione in cambio di una sua preziosa firma come consenso a rendere fruibile un'eredita' scomoda, a cui ne' lui ne' la madre vogliono partecipare. Quella drammatica situazione e' l'occasione per rivivere i momenti salienti di una gioventu' trascorsa a contatto con la seconda famiglia del padre, con un fratellastro prepotente e crudele, proprio quello che ora lo osanna e cerca di fargli firmare un contratto che non lo convince affatto; per ripercorrere la drammatica esperienza di un fratello maggiore morto "da martire" nel conflitto nato in seguito all'invasione irachena da parte di Saddam negli anni '80. Per riabbracciare una madre che in seguito a quel lutto non e' mai riuscita a riprendersi completamente. E per scoprire che alla fine proprio dalla tua famiglia, almeno da quella allargata frutto della seconda unione del padre, nascono le congetture piu' crudeli ed ingiuste per cercare, con le buone o con le cattive, di persuaderlo a firmare le preziose carte. Bello, intenso e drammatico, un film che, tramite la denuncia di una strage perpetrata un ventennio fa in occasione di una guerra tra due stati confinanti retti da due regimi fanatici e sanguinari, denuncia anche e soprattutto le incongruenze e le vessazioni che tuttora caratterizzano chi sopravvive ad un regime tra i piu' tristemente autoritari ed assoluti che si conoscano; una dittatura che continua ad opporsi con vigore e a resistere alla sete di liberta' e democrazia che si avverte sempre piu' come irrinunciabile proprio in quei funestati territori senza tregua.
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