Regia di Ben Wheatley vedi scheda film
Figli dei nostri tempi, prodotti da situazioni familiari ossessive e castranti oppure trasformati in esseri pieni di un rancore sordo verso una società che li ha emerginati a ruolo di nerd senza speranza.
Questo non vuole essere una giustificazione assolutoria, ma ciononostante gli omicidi che si susseguono acquisiscono una valenza liberatoria, l'assassinio ecologico che spazza brutture e cafonaggini, come se quel blocco razionale che ha ognuno di noi verso l'atto distruttivo omicida venisse completamente rimosso.
Diverso dalla follia visionaria di uno Stone, Wheatley predilige toni più dimessi proprio per dare l'enfasi giusta nell'esplosioni di violenza che si esprime in maniera sempre più caotica e irrazionale nel momento in cui Tina ribalta quel suo falso ruolo da musa ispiratrice, semmai è vero il contrario: é Chris l'ispiratore di Tina.
Una commedia nera pittosto scorretta, senza risata liberatoria, ma giocata molto su toni grotteschi a volte anche disturbanti. Bellissimo l'uso di The Power of love dei Frankie's goes to Hollywood nel finale.
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