Regia di Ben Wheatley vedi scheda film
La nevrotica repressa Tina è succube della burbera madre almeno quanto lo è di Chris, sedicente scrittore in cerca di ispirazione che si innamora di lei e le propone di partire insieme a bordo di un caravan per un viaggio di totale immersione nei posti più sperduti e suggestivi della provincia inglese. Ma Chris non è un bravo ragazzo, anzi, ha più di qualche problema di controllo dell’aggressività e anche Tina, una volta lasciate a casa tutte le sue frustrazioni, insicurezze e paure, lascia andare totalmente i suoi freni inibitori, finendo per diventare la sua cruenta complice di malefatte.
Commedia britannica dall’umorismo nerissimo e grottesco che mette in scena una morbosa storia d’amore tra due insospettabili squilibrati, la cui relazione sfocia in una serie di omicidi privi di reale movente. Soltanto gli ameni scenari campestri e i paesaggi mozzafiato delle loro escursioni sono i testimoni muti e impotenti della scia di sangue, diventando spesso un grigio sfondo che riflette la squallida anima di questi due tormentati perdigiorno, per i quali si prova disgusto più che empatia.
Il regista Ben Wheatley non giudica né esalta le azioni spietate dei due sadici innamorati, rappresentando con asciuttezza e lucidità la loro progressiva discesa verso un male e un annientamento umano dei quali non viene mai spiegato il fattore scatenante, che porta ad una sequela di violenza gratuita e volutamente cattiva, sadica, folle e spiazzante. È la follia nascosta nell’ordinario, quella che incute sempre maggiore paura e a tal proposito davvero inquietanti e molto convincenti nella loro normalità sono i due protagonisti, Alice Lowe e Steve Oram, sceneggiatori tra l’altro della pellicola.
Non particolarmente divertente, perché lento e prevedibile nello svolgimento e deboluccio nei dialoghi, e sicuramente non adatto ai più sensibili, ha comunque un suo fascino oscuro che lo rende interessante.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta