Regia di Ben Wheatley vedi scheda film
Rappresentazione grottescamente esagerata di una società coinvolta in una guerra di tutti contro tutti, amara commedia che disegna il tragi-comico disintegrarsi individualistico della società post-industriale.
Tina (Alice Lowe) - ragazza un po’ invecchiata - vive in una casa piena di inutili cianfrusaglie disordinata e trascurata come il proprio aspetto. Con lei è la madre, maligna e possessiva, che ha provocato senza volere, per distrazione, la morte dell’amato cagnolino, ciò che Tina le rimprovera continuamente, attizzandone il rimorso.
Da poco Tina ha incontrato Chris (Steve Oram), uomo dall’apparenza tranquilla, accolto con aggressiva ostilità dalla madre, soprattutto da quando ha saputo che con lui la figlia intende allontanarsi per un po’: hanno progettato di fare i turisti col camper di lui, visitando alcuni luoghi famosi del nord-est inglese, la cui bellezza campestre, verdissima e serena, però, non pare essere condizione sufficiente a loro per vivere in pace, almeno tanto quanto avrebbero desiderato, durante la vacanza.
Qualche maleducato incontrato lungo il percorso; qualche fastidioso comportamento dei vicini di caravan; risentimenti per futili motivi; odio o invidia di classe che improvvisamente esplode, sono i pretesti che spingono Chris quasi compulsivamente all’omicidio, cosicché quel viaggio, che avrebbe dovuto essere una continua occasione per conoscere il curioso patrimonio culturale di quei luoghi bellissimi, diventa l’occasione per una serie impressionante di omicidi di un serial killer, cui presto si aggiungeranno anche quelli di Tina, che, eccitata dai modi spicci del suo innamorato per liberarsi dalle difficoltà dei rapporti umani, non avrebbe esitato a imitarlo, quasi superandolo in ferocia.
Una storia noir, spiazzante e disturbante, sorretta da un gelido e inglesissimo sense of humor, proprio là dove la drammaticità degli eventi non parrebbe adatto a suscitare il riso.
Si tratta di una commedia nerissima, ben girata, sorretta da un’ottima recitazione e guidata, fino al sorprendente finale, da una buona regia;. un film “cattivo” che perfidamente e impietosamente indaga su due “bravi ragazzi”, che somigliano anche troppo alla gente che comunemente incontriamo e anche forse un po’ a tutti noi, che quasi impercettibilmente assorbiamo i sottili veleni della crescente intolleranza diffusa nella nostra società.
Il film fu apprezzato all’uscita e premiato col British Independent Film Awards 2012 per la migliore sceneggiatura
Fu inoltre apprezzato al Festival internazionale del cinema fantastico della Catalogna 2012: miglior attrice (Alice Lowe); miglior sceneggiatura ad Alice Lowe e Steve Oram, gli attori protagonisti che lo sceneggiarono
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