Regia di Miles Deem (Demofilo Fidani) vedi scheda film
E' un Fidani-spaghetti paradossalmente meno interessante del solito, questo Per una bara piena di dollari; paradossalmente perchè, se di consueto le attrattive dei suoi lavor(acc)i sono certa inequivocabile trascuratezza, le recitazioni improbabili e le storie scritte in modo sciatto e sbrigativo, qui vengono invece a mancare alcuni degli elementi fondamentali che contribuiscono a creare il trash involontario che per Fidani è marchio di fabbrica. Intendiamoci: il film è girato davvero male e Jack Betts/Hunt Powers come protagonista lascia come sempre a desiderare, la trama è altresì di una banalità sconcertante (sceneggiatura del regista e di Teodoro Ricci) e i dialoghi sono buttati via; ma quando all'appena citato Betts si affiancano Gordon Mitchell e (soprattutto) Klaus Kinski, nonchè in un ruolino minore perfino un giovanissimo Renzo Arbore (!), si stanno creando i presupposti per fallire l'intento autodistruttivo alla base di tutto il lavoro. Anche la fotografia in mano ad Aristide Massaccesi (di lì a poco noto pornografo con lo pseudonimo di Joe D'Amato) è tutt'altro che da disprezzare, quantomeno per i canoni miseri del prodotto; certo però che collaborano comunque alla cattiva riuscita della pellicola le scene e i costumi affidati - come al solito - alla moglie del regista, Mila Vitelli; la colonna sonora insipida (e probabilmente riciclata da altri titoli di mediocre fattura) a opera di Lallo Gori e le interpretazioni di Goffredo Scarciofolo/Jeff Cameron, Simonetta Vitelli/Simone Blondell (figlia del regista e della costumista) e di Benito Pacifico/Dennis Colt. Rimanendo in tema di nomi d'arte, Fidani - pur firmando la sceneggiatura con il suo vero nome - compare in regia come Miles Deem, altro vezzo consueto. 2,5/10.
Il pistolero John trova la sua famiglia massacrata da ignoti banditi. Unico indizio accanto ai cadaveri, un orologio a carillon; partendo da esso, John decide di farsi giustizia da solo.
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