Regia di Hyun Mok Yoo vedi scheda film
Rainy Days è uno dei più grandi film di Yu Hyun-Mok. Di tema anticomunista, come protesta al regime di quegli anni, la pellicola venne censurata. Hyun-Mok attraverso il suo occhio osservatore degli animi umani dei suoi connazionali, ci offre una visione surreale della riconciliazione con noi stessi mostrandoci come, anche colpevoli di omicidio, e di tradimento alla propria cultura, anche dopo le divisioni sociali provocate dalla politica, dopo la nostra stessa morte, abbiamo modo di ricongiungerci ai nostri cari nella vita seguente, tramutandoci in animali, piante o altre persone, come succede per il protagonista della storia che dopo la morte durante la guerra, torna dalla sua vecchia sottoforma di serpente e viene accolto con l'ausilio di particolari rituali. Anche in questo film come in altri degli Anni Settanta in Corea possiamo notare il richiamo culturale allo sciamanesimo e talvolta al buddhismo. Uno dei migliori film coreani della storia.
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