Regia di Philippe Haïm vedi scheda film
Segreti di stato: lotta al terrorismo in quel di Francia. Uno dei film più americani che mi è capitato di vedere recentemente nonostante produzione e realizzazione siano europei al cento per cento. Non tanto per i contenuti politici da spy story ma per il taglio frenetico del girato e per quel montaggio forsennato che tende a divorare tutto, compresi diversi momenti cruciali ed alcuni punti chiave di uno script già piuttosto tortuoso di suo. Parliamo di un thriller energico e corale i cui personaggi convergono tutti all'interno di uno stesso complotto ordito ai danni dello stato francese. Una zona grigia d'esistenza in cui la lealtà è un miraggio, dove nessuno può essere innocente eccezion fatta per le inconsapevoli vittime dell'avidità umana. Servizi segreti contro integralisti, pedine sulla scacchiera pronte ad essere sacrificate nel nome di un egoismo più grande. Triste realtà che attinge a dinamiche cinematografiche viste negli ultimi dodici anni sia sul grande che sul piccolo schermo, basti pensare ad Unthinkable, Homeland, Fair Game, Green Zone, Syriana, The Interpreter e tanti altri. Cinismo a fiumi ma anche una buona dose di forzature che rendono un poco improbabili le caratterizzazioni di diversi personaggi. Ad ogni modo, un discreto prodotto d'intrattenimento, messo in scena con ritmo e recitato da un cast interessante guidato dalla maschera imperscrutabile di Gérard Lanvin.
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