Regia di Gus Van Sant vedi scheda film
Steve Butler (Damon) lavora per la Global Crosspower Solutions, un gigante finanziario nel settore dei giacimenti di gas. Convinto di andare insieme alla collega Sue (MacDormand) a fare la solita sveltina attraverso cui, a gente povera in paeselli rurali depressi, vende promesse in cambio di pochi spiccioli, stavolta Steve si trova davanti all'opposizione di molti membri della cittadina, guidati da un anziano professore (Holbrook) e sorretti, in un secondo tempo, da un attivista di un'associazione ambientalista (Krasinski). La sconfitta del gigante sembra cosa fatta, quando arrivano i colpi di scena.
Ennesima variazione, stavolta in chiave ambientalista, sul tema Davide contro Golia (L'uomo della pioggia, Il diavolo veste Prada, Il giardino di Limoni, solo per citarne qualcuno), Promised land è il miglior film di Gus Van Sant. Tensione narrativa e spiazzanti ribaltamenti di fronte si alternano su un sostrato a forte caratura etica, nel quale serpeggia la trasognata elegia bucolica dell'inurbato capace di ritornare ai sani principi della vita di campagna. Capra docet.
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