Regia di Sergio Leone vedi scheda film
Dopo il successo del primo tassello della trilogia, Sergio Leone era il regista italiano più felice del mondo. Il nostro sapeva di potersi permettere tutto, l’unico sbaglio che non voleva commettere era quello di fare Per un Pugno di Dollari Parte Seconda. Il regista si diverte a giocare, a confondere le carte sin dal titolo che ammicca al film precedente. L’inizio è geniale, i titoli sparati da un fucile dietro la macchina da presa ci introducono in un opera che sin da subito vuole essere surreale e cartoonesca, dove invece di guardare a Kurosawa e Arlecchino si guarda a Bonelli e Tex Willer. Un film che si permette molto, gli avvisi di taglia possono essere sbagliati o eccessivi tanto uno come Lee Van Cleef ti trova sempre e comunque. Un film dove i conti tornano sempre, se fai tutto con la sinistra e spari con la destra se hai quella sola espressione. Un film dove i cattivi hanno le facce del film precedente, ma il loro capo è un pazzo drogato che ha dodici discepoli da istruire e comandare. Un film che mette dalla parte dei buoni due bounty-killer che vogliono catturare il cattivo per motivi opposti, guardandolo con occhi diversi, costretti alla fine ad allearsi. Un film dove la melodia tenera di un medaglione può diventare un flashback o una musica alla Morricone nell’attesa che uno dei due riesca a sparare. Quello che interessa al nostro e che sa fare meglio di chiunque altro è la sospensione del tempo in attesa della violenza sempre fulminea. L’ironia è il modo con cui si affronta la vita sia che tu sia un anti-eroe che fa il beccamorto, sia che tu sia un cattivo dalla risata dal fascino malsano che nel suo attirare ti respinge. Bene e male sono concetti molto relativi, quello che conta è che la vendetta sia servita fredda e capire la differenza tra un uomo con la pistola e uno con il fucile. Un capolavoro dove la linearità del film precedente esplode, grazie ai mezzi maggiori che gli consentono di avere un gruppo di attori che fa paura più che rispetto ancora oggi, ma su tutto c’è la voglia di costruire un film fumettistico, spettacolare, violento per necessità e non per estetica.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta