Regia di Sergio Leone vedi scheda film
Un giovane cacciatore di taglie, detto il monco, si mette alla ricerca del pericoloso Indio, un criminale appena evaso, circondato da un bel gruppo di sgherri e sulla cui testa pende una bella cifra, 10.000 $. Lo stesso obiettivo si pone il colonnello Mortimer, abile quanto il monco con le armi e perciò deciso ad unire le loro forze per catturare l'Indio; quest'ultimo, intanto, progetta di rapinare la ben protetta banca di El Paso...
La trama di questo western non è così originale, ma contano più lo stile e la classe di Sergio Leone che il copione. Leone gira con grande perizia tecnica e senso del ritmo, doti che confermerà anche nel successivo Il buono, il brutto, il cattivo, dove ogni personaggio riesce, come in questo film, a trovare lo spazio all'interno della trama per far emergere le proprie caratteristiche; in Per qualche dollaro in più si finisce con l'essere affascinati dall'introduzione del personaggio del colonnello, misterioso e glaciale, determinato a catturare l'Indio per ragioni che vanno al di là dell'ingente taglia.
E poi, oltre all'ottima colonna sonora, c'è quel carillon, dalla melodia tanto tenue quanto assordante nel finale, quando scandisce gli attimi che precedono il duello, dove gli occhi straordinariamente intensi di Volonté e quelli a fessura di Van Cleef si incrociano senza tradire emozioni...
Già detto dei meriti del regista, sono da sottolineare le prove degli attori, davvero azzeccati, con Gian Maria Volonté e il "riesumato", dopo aver appeso i costumi di scena al chiodo, Lee Van Cleef a giganteggiare su un Clint Eastwood sornione ma appropriato; notevoli in parti secondarie anche Luigi Pistilli e Klaus Kinski. Gran bel film, non di molto inferiore a qual capolavoro che chiude la Trilogia del Dollaro.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta