Regia di Sergio Leone vedi scheda film
Eastwood, Van Clift, Volontè e Kinski: poker d'assi per Leone, che, costretto per contratto a dare un seguito al successo strabordante di Per un pugno di dollari, riesce a sorpresa a mettere in piedi un lavoro altrettanto affascinante e per di più con gli stessi due protagonisti (Eastwood-Volontè) del primo film. Ma la trama non riprende quella del capitolo precedente, sebbene i personaggi si assomiglino e lo scenario di fondo sia il medesimo: la disperata lotta per la sopravvivenza fra pistoleri e banditi nel selvaggio west. E' il secondo episodio della Trilogia del dollaro, in cui buoni e cattivi (ben chiaramente definiti) sono fondamentalmente della stessa pasta e la tensione narrativa verte - classico del genere western - su un duello programmato fin dall'inizio della storia, ma che chiaramente viene posto in scena solamente alla sua conclusione. Qualcosa si è però perso rispetto a Per un pugno di dollari; le mani in sceneggiatura, oltre ai già presenti Tessari e Di Leo, ce le mettono qui Donati e Vincenzoni (e Leone stesso), ma la freschezza del primo lavoro non è sempre eguagliata. Le musiche, ancora di Morricone, sono anche in questa occasione il fiore all'occhiello della produzione: da mitologia della colonna sonora.
Il monco ed il Colonnello danno la caccia ad un bandito, arricchitosi con una rapina; il primo è interessato solo ai soldi (taglia compresa), il secondo ha pure motivazioni personali. Il duello finale non mancherà.
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