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Después de Lucia

Regia di Michel Franco vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Después de Lucia

di alan smithee
8 stelle

Una  bella ventata d'aria fresca da parte di una cinematografia, quella messicana, che sempre piu' spesso rivela autori e registi di talento (salvo poi trapiantarli puntualmente, pur con esiti spesso felici, nella non lontana industria hollywoodiana). Il film ha ricevuto, meritatamente aggiungo io, il "Prix Un Certain Regard" al Festival di Cannes 2012, lasciando piacevolmente spiazzato il presidente Tim Roth, che non potrà non essere stato influenzato, nel suo appropriato e condivisibile giudizio, dalla crudele, spiazzante scena finale (a cui ovviamente non accennerò), presa in prestito dal (anzi dai...) film piu' famosi di Michael Haneke, che del resto egli ben conosce.....
"Dopo Lucia" parte dalla difficile elaborazione di un lutto che coinvolge un corpulento padre e la sua graziosissima figlia a sei mesi dalla morte per incidente automobilistico della loro moglie e madre amatissima. Per questo motivo i due decidono di trasferirsi in Messico e cambiare vita: lavoro per il padre, scuola per la figlia. Ma se, dopo un po' di incertezze e tentennamenti la vita del padre riesce in qualche modo ad ingranare, per la bella e dolce figlia, apparentemente riuscitasi a districare meglio del genitore nella nuova comunità scolastica che la accoglie, i problemi di integrazione in una società adolescente resa ferina e animalesca da un istinto di sopravvivenza che imbruttisce e rende spietati piu' di una belva ferita nel corpo e nell'orgoglio, porteranno a generare un percorso sempre piu' virato alla tragedia. Un finale inevitabilmente tragico dove la vendetta che si consumerà istintiva e deliberata non potrà essere evitata di fronte ad una società troppo superficiale, che si preoccupa ad esempio di verificare che i ragazzi non assumano sostanze stupefacenti, ma poi non si accorge minimamente dei soprusi e delle angherie a cui il branco sottopone chi ha osato prevaricarli, magari con l'ingenuità e la fragilita' della propria fresca giovane bellezza.
Un gran bel film tragico e dirompente, una narrazione estremamente realista di un'odissea che parte dalla ricerca del superamento di un dolore personale per approdare ad una problematica senz'altro meno intima, ma non per questo meno drammatica, della difficoltà di accettazione e di tematiche forti come la tolleranza, l'invidia, il rispetto per gli altri: tematiche universali ben note a chi e' tenuto ad organizzare ed indirizzare il comportamento degli adulti che verranno, ma che spesso vengono a galla solo troppo tardi, quando la tragedia, certamente evitabile se affrontata per tempo, è gia' maturata nel suo appagante, spietato e frettoloso freddo compimento.

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