Regia di Brandon Cronenberg vedi scheda film
Scimmiottando il padre nella creazione di futuri allucinati e costumi sociali che il nostro presente definirebbe quanto meno malati, Cronenberg Junior non ha certo la sua stessa forza espressiva, allucinata e perforante. Avvicinandosi alle pellicole del primo periodo quali Il pasto nudo, Videodrome e La mosca, sicuramente non le ricorda, ma almeno rivela senza ombra di dubbio la fonte delle sue ispirazioni. Il film non presenta né un granchè di scene gore o splatter (quantitativamente e qualitativamente), nè uno stile emotivamente perturbante o visionario.
Con questo non intendo bocciare la pellicola, che sicuramente contiene elementi e spunti di riflessione interessanti, ma certo mi aspettavo di meglio dal figlio del grande regista. Nota particolare di merito va all’interpretazione dell’attore protagonista, cui appartiene inoltre un fisico e lineamenti contorti, quasi raccapriccianti, sicuramente molto cinematografici che potrebbero permettergli la promozione in futuro di “attore cult”.
Molto lungo, spesso noioso.
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