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Il sospetto

Regia di Thomas Vinterberg vedi scheda film

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La recensione su Il sospetto

di mm40
6 stelle

Ci voleva un provocatore come Vinterberg, reduce peraltro da uno dei suoi capolavori (Submarino, 2010), per riportare alla realtà concreta dei fatti - al di là di ipocrisie, supposizioni e maldicenze provinciali - una questione non solo scottante, ma realmente devastante come quella della pedofilia. Per una volta (non la prima nel cinema, questo no) dal punto di vista dell'accusato e non della vittima; cosa succederebbe se domani una bambina vi indicasse ingiustamente come autore di molestie sessuali? Ne Il sospetto abbiamo una dimostrazione molto credibile di ciò che potrebbe accadere: un paese intero si rivolta contro l'innocente Lucas e qualche balbettata frasetta contraddittoria di una bambina può generare l'inferno per un uomo e per la sua famiglia, a causa delle fobie incontrollate e delle coscienze sporche di un gruppetto di adulti. Come sempre, il cinema scandinavo parla dell'uomo per parlare dell'assenza di dio: tutto ciò che esiste per Vinterberg è solamente l'eterno equilibrio fra Bene e Male, forze inconoscibili che viaggiano per vie misteriose, destinate - verbo tutt'altro che casuale - a renderci ciò che diamo: ecco spiegato quindi l'accomodante (e, perchè no, apparentemente ambiguo) finale - troppo semplicisticamente? Ma non si creda che Il sospetto abbia velleità di trattato di alta filosofia: più presumibilmente l'autore ha voluto offrire l'ennesimo, lapidario e sconfortante spaccato sulle miserie umane. Perchè una consolazione reale proprio non c'è, al di là del lieto fine: ci sono piuttosto l'ansiogeno montare della narrazione (sceneggiatura, come nell'opera precedente, del regista e di Tobias Lindholm) e l'irrisolta questione sul Male fatto e subito, mai effettivamente ripagabile con altrettanto Bene, che rimane tale: irrisolta. Mikkelsen è, come da contratto, strepitoso: premiato a Cannes con una decisione indiscutibile; al suo fianco, fra gli altri, anche Anne Louise Hassing e Thomas Bo Larsen. 7/10.

Sulla trama

Lucas ha 42 anni, un figlio adolescente affidato alla litigiosa ex moglie e un lavoro che adora: quello di maestro d'asilo. Quando una bambina, figlia del suo miglior amico, inventa avance sessuali da parte di Lucas nei suoi confronti, nella cittadina tutti si rivoltano violentemente contro l'uomo.

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