Regia di Thomas Vinterberg vedi scheda film
Uno dei miei beniamini, il danese Vinterberg, è tornato e in gran forma. Già con l'invisibile "Submarino" del 2010, si capiva che l'autore di uno dei più bei film di sempre, "Festen", stava per diventare definitivamente adulto. Questo film, con un cast tutto danese, fra cui il gigantesco Mikkelsen, è eccelso nello scandagliare, ancora una volta, l'ipocrisìa e la violenza di una piccola società raccolta dentro i confini borghesi di un'agiata cittadina danese. La discesa nel gorgo di Lucas/Mikkelsen è delineata con implacabile raggelante tensione, tutto crolla in un rapido passaparola. In mezzo momenti di grandissimo cinema. Questo è "Il Nastro Bianco" di Thomas. La scuola danese rimane nell'elite del cinema europeo. Mai fallito un colpo.
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