Negli anni Trenta uno psichiatra convinto che sia incominciata per lui la deriva verso la follia, decide di correre ai ripari in una maniera abbastanza anomala. Cerca infatti di isolare il bacillo della malattia.
Note
La cosa migliore del film è il cast: eterogeneo, ben diretto, eccellente nelle singole prove. Mastroianni amava molto la parte perché tratta da un romanzo a lui caro, "Per le antiche scale" di Mario Tobino. La regia di Bolognini è a volte un po' leziosa. Colonna sonora di Ennio Morricone.
Ottima ambientazione e ottimo Mastroianni. Discutibili le musiche di Morricone (che peraltro ammiro molto quando non si fa sedurre dalla musica contemporanea). Stucchevole il finale con implicito pistolotto antifascista, balzello per ogni rappresentazione di quel periodo. Ciononostante, da vedere.
Il professor Bonaccorsi è uno stimato psichiatra, vive “recluso” da diversi anni nella struttura in cui opera. Porta avanti le sue teorie e i suoi studi alla ricerca di un germe che giustifichi la follia. L’infermiera Bianca, la moglie del direttore Francesca e del collega Carla non sono solo estimatrici del medico ma soprattutto amanti dell’uomo. La dott.ssa Anna… leggi tutto
Il dottor Bonaccorsi, che opera nel microcosmo isolato di un manicomio nell’Italia fascista e da anni non mette piede all’esterno, finisce per assomigliare pericolosamente ai pazienti che dovrebbe curare. Film molto liberamente tratto dal romanzo di Tobino: nel senso che riprende il protagonista del primo capitolo, Dentro la cerchia delle mura, con l’aggiunta di parecchi… leggi tutto
Controcorrente, lo so, almeno per certa critica, ma io ho sempre ammirato Bolognini, con le dovute riserve, ma qui, venendo da un progetto discreto ed interessante, una scelta di cast di primo ordine, ma funziona tutto pochissimo, anzi diciamo che niente ingrana, di Tobino rimane pochissimo e lo studio sul virus che può provocare la follia è solo un annacquato tema,… leggi tutto
"La follia è un virus, Anna. Niente di più. Quindi addio misteri, addio analisi, addio teorie....le sue teorie.
Da oggi in poi grazie alla mia scoperta, il mistero diventa realtà, una realtà medica...quindi basterà un vaccino, un niente per sconfiggerla".
Nell'Italia di inizio anni '30, incontriamo il noto psichiatra Bonaccorsi (Marcello Mastroianni), nome…
Il dottor Bonaccorsi, che opera nel microcosmo isolato di un manicomio nell’Italia fascista e da anni non mette piede all’esterno, finisce per assomigliare pericolosamente ai pazienti che dovrebbe curare. Film molto liberamente tratto dal romanzo di Tobino: nel senso che riprende il protagonista del primo capitolo, Dentro la cerchia delle mura, con l’aggiunta di parecchi…
Il professor Bonaccorsi è uno stimato psichiatra, vive “recluso” da diversi anni nella struttura in cui opera. Porta avanti le sue teorie e i suoi studi alla ricerca di un germe che giustifichi la follia. L’infermiera Bianca, la moglie del direttore Francesca e del collega Carla non sono solo estimatrici del medico ma soprattutto amanti dell’uomo. La dott.ssa Anna…
So che mi farò dei nemici ma non ho l’età per farmi ‘catturare’ dall’illustratore Bolognini, ho però l’età per ricordare che dal Bell’Antonio alla Villa del Venerdì, il regista in odore di repêchage…
esteticamente bello ed elegante ma anche ammantato da una strisciante ed insinuante atmosfera malaticcia il film di bolognini però si perde e si sfilaccia un pochino. forse troppo preso dal cast full stars e dalla cura per i bei decors e la pandemica fotografia itterica, tralascia di far comprendere bene il filo del film. è solo con l'arrivo della dottoressa françoise fabian…
Controcorrente, lo so, almeno per certa critica, ma io ho sempre ammirato Bolognini, con le dovute riserve, ma qui, venendo da un progetto discreto ed interessante, una scelta di cast di primo ordine, ma funziona tutto pochissimo, anzi diciamo che niente ingrana, di Tobino rimane pochissimo e lo studio sul virus che può provocare la follia è solo un annacquato tema,…
Dolore e sofferenza, ma occasionalmente anche genio e sregolatezza. Il cinema di denuncia, politico e sociale, ha soprattutto usato la messa in scena del disagio per attaccare le istituzioni e i metodi di cura. Ma non…
Alla ricerca del virus(o bacillo) della follia:un neuropsichiatra,il dottor Bonaccorsi direttore di un manicomio è ossessionato dalla ricerca della ragione della follia dei suoi pazienti.E lui crede che tutto sia riconducibile a un virus e crede di averlo pure trovato(un puntino nero con un alone rosso).A guardare il manicomio che dirige sinceramente qualche dubbio sulla sua sanità mentale…
Le folli teorie di un folle che cura i folli. Poteva ricavarsene molto di meglio, nonostante la regia di Bolognini (poco fantasiosa) ed un discreto Mastroianni (comunque non ai suoi vertici espressivi). La narrazione procede stancamente verso il drammatico finale senza concedere spunti di riflessione particolarmente significativi (tranne forse il finale stesso), quando invece le tematiche…
La camera di Paolo, dove ho passato molti lontani momenti felici della mia giovinezza, era ubicata al primo piano di un anonimo appartamento di Via S. Niccolò (ma il numero civico non lo ricordo proprio). Rammento…
Non c'è proprio bisogno di conoscere il romanzo di Mario Tobino, da cui è tratto il soggetto, per rendersi conto che questo film non è completamente riuscito. Dove si narra come, in un manicomio dell'Italia degli anni trenta, un tale professor Bonaccorsi, temendo di essere lui stesso minato dalla follia (suo padre si suicidò e la sorella è alienata) e…
Da un romanzo di Mario Tobino, Mauro Bolognini, spesso a confronto con soggetti provenienti da opere letterarie, trasse questo dramma d'ambientazione manicomiale, che nella sostanza si può leggere come una metafora sul fascismo come manicomio "fuori", come testimonia la scena finale sul treno. Affidato a un Mastroianni non al suo meglio, nonostante avesse caldeggiato non poco la realizzazione…
Voto 9. Uno dei migliori film di Bolognini. La vicenda si svolge negli anni '30, ma è pervasa dalle riflessioni sulla malattia mentale in voga negli anni '70. La follia è una malattia? Pazzi sono i pazienti o chi pretende di curarli? E non è pazzia quella del fascismo che, fuori dalle mura del manicomio, sta dilagando in Italia? La scena finale, con un Mastroianni sperduto tra le camicie…
Amo il cinema, a volte ci può insegnare molto...non credo nelle favole, anche se da piccola mia nonna me le leggeva sempre...sono Peter Pan...in me c'è ancora quella parte di fanciulla...
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Commenti (2) vedi tutti
Ottima ambientazione e ottimo Mastroianni. Discutibili le musiche di Morricone (che peraltro ammiro molto quando non si fa sedurre dalla musica contemporanea). Stucchevole il finale con implicito pistolotto antifascista, balzello per ogni rappresentazione di quel periodo. Ciononostante, da vedere.
commento di gherritFollia e psichiatria alla vigilia del fascismo. Da un libro di Tobino una prova matura di Bolognini: regista sofisticato e di polso.
leggi la recensione completa di hallorann