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Legacy of rage

Regia di Ronny Yu vedi scheda film

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La recensione su Legacy of rage

di braddock
6 stelle

Film d'azione, diretto dal Ronny Yu di FEARLESS e FREDDY VS JASON, per niente originale ma comunque godibile e con un ritmo sempre sostenuto. Il protagonista è Brandon Lee, figlio di Bruce, al suo primo film. Purtroppo la sua carriera cinematografica è stata molto breve a causa della prematura morte giunta a soli 28 anni per via di un incidente sul set, altrimenti sarebbe probabilmente diventato un volto classico del genere assieme ai Van Damme, Steven Seagal, Don "The Dragon" Wilson e compagnia. La storia vede Brandon Lee nel ruolo di Brandon Ma, un giovane di umili origini fidanzato con una ragazza di nome May. Per sua sfortuna Ma è anche amico del coetaneo Michael, coinvolto nella malavita e a sua volta innamorato di May. Al fine di tenere la ragazza tutta per sè, Michael organizza una trappola a Ma facendolo accusare dell'omicidio di un poliziotto. Ma è costretto così a farsi parecchi anni di carcere, dove ha modo di intraprendere un'amicizia con un altro detenuto. Una volta uscito di galera Ma è deciso a vendicarsi di Michael, che nel frattempo è diventatao un ricco boss del criminalità organizzata. La ragazza, che era rimasta incinta, è invece stata costretta a maritarsi con un anziano che era molto innamorato di lei. Quando Michael rapisce il figlio di May per vendicarsi del suo continuo rifiuto, Ma e il suo amico del carcere accorreranno per salvarlo affrontando tutti gli scagnozzi al servizio del malvivente. Sono stato un po' deluso dal fatto che di arti marziali praticamente non c'è traccia, se non in un paio di sequenze al massimo. Inoltre Bolo Yeung, lo storico antagonista di SENZA ESCLUSIONE DI COLPI, pensavo avesse una parte più rilevante mentre invece si vede solo all'inizio in un breve cameo e poi scomapre per tutta la durata. Si nota anche Ku Feng, ormai pluriottantenne che ha partecipato ad oltre 300 film, che però non ha qui momenti d'azione. A parte questo, dopo un inizio poco brillante, il film procede bene con personaggi caratterizzati con cura e una storia sviluppata in maniera interessante. Ottimo poi il protagonista Brandon Lee, forte di uno sguardo feroce ed espressivo malgrado all'epoca avesse appena 20 anni. Le arti marziali sono sostituite da spettacolari inseguimenti e sparatorie, con un finale tutto proiettili in perfetto stile John Woo, mi è piaciuto molto inoltre l'epilogo fatto a fotografie. Insomma si rimane abbastanza soddisfatti, dal momento che nel principio il film sembra un qualsiasi KARATE KID e termina avvicinandosi agli A BETTER TOMMORROW e PRISON ON FIRE con pure Lee che somiglia vagamente a Chow Yun-fat. Non tra i titoli più riusciti, ma il tempo passa velocemente senza annoiare. Da recuperare    

Su Brandon Lee

Buona

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