Regia di Ermanno Olmi vedi scheda film
I primi sguardi, il primo approccio, i primi baci, le prime pene..... Olmi ci racconta una storia di giovani: molto sentimentale, molto umana, e per nulla spettacolare.
Interessante mediometraggio del primo Olmi, come gli altri di questa serie. Il regista bergamasco sa sbozzare con sensibilità psicologica i personaggi dei due protagonisti, e pure la madre e l'amico di lui, offrendoci dei ritratti umani molto realistici. Il ragazzo è essenzialmente un seduttore, uno che seduce per divertimento o poco più. Provoca la ragazza il tanto necessario, e poi fa il prezioso. Lei, invece, è una che fa sul serio; si innamora veramente, non simula e non calcola. Per un po' le cose sembrano giocare a favore di lui, che si diverte a far sospirare l'innamorata; la piega che prenderanno le cose sembra però fare giustizia, nell'uno e nell'altro senso, e lui si prende una salutare lezione umana e sentimentale. Forse poi inizia anche ad amare veramente la ragazza.
La pellicola è pure una riflessione sulla delinquenza giovanile, e sulla generazione "viziata e corrotta" degli anni '60. A questo proposito sono interessanti le arringhe del pubblico ministero e dell'avvocato, interpretato da Olmi stesso. Il regista è oltre tutto molto bravo a girare scene romantiche e delicate, fatte di sguardi, di silenzi e di baci.
Originale, romantico, denso, sincero.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta