Serra e Tonna, due agenti in borghese dell'antidroga, si imbattono in Antonio ed Elena, due ragazzi sotto shock e in preda a un mix di alcol e sostanze stupefacenti. Dopo essere stati portati in ospedale, in preda al delirio i due confessano di essere i responsabili del brutale omicidio della loro amica Angelica. Dalle loro parole, prendono piede le indagini degli agenti Pozzo e Zeno, alle prese con la scomoda realtà delle sette sataniche e di un mondo a loro sconosciuto.
Note
Un poliziesco sociale in piena regola, giocato sulla contrapposizione tra sbirro scrupoloso e sbirro scettico e sulle crisi di coscienza di alcuni membri della setta, grimaldelli per le indagini e per il punto di vista spettatoriale. Ma le cadute, nonostante le attenuanti, sono davvero troppe: flashback seppiati, irruzioni musicali fuori luogo, atmosfere smaccatamente lynchane, unitamente a un finale improponibile e incoerente, fanno di In nomine Satan un apprezzabile tentativo scivolato nel dilettantismo. La colpa non è certo di Cerman e nemmeno di Calvagna, ma di un sistema che non ha più intenzione di concedere margini di manovra ad alternative di genere. Una brutta costante tutta italiana.
Fenomeno sommerso di cui si conoscono solo i numeri (600 mila adepti per 80 mila sette) il satanismo alla pari della Massoneria è un tipo di associativismo che molti citano senza però riuscire a collocare all'interno di uno spazio coerente con il resto del paesaggio. Di conseguenza la riproposizione del tema, peraltro aggangiato ad uno dei fatti di cronaca più inquietanti… leggi tutto
Visto a Varese dopo aver letto molte critiche a favore e poche altre come la vostra invece contrarie.
Il mio giudizio è molto positivo. Un argomento delicato trattato con rispetto, durezza e senza puntare il dito contro nessuno gratuitamente.
La vicenda la conosco bene documentandomi da anni e non l'avevo mai vista trattare così.
Il film sarà povero di mezzi e… leggi tutto
Le attenuanti del caso ci sono tutte: regista debuttante sotto l’ègida di Stefano Calvagna, dieci giorni di riprese, difficoltà economico-produttive di ogni tipo. Come ai bei tempi dei nostri artigiani di genere, quando Riccardo Freda girava i suoi gotici in una manciata di giorni, Cerman recupera la logica del risparmio, del sudore, del contesto estremo nel quale… leggi tutto
Visto a Varese dopo aver letto molte critiche a favore e poche altre come la vostra invece contrarie.
Il mio giudizio è molto positivo. Un argomento delicato trattato con rispetto, durezza e senza puntare il dito contro nessuno gratuitamente.
La vicenda la conosco bene documentandomi da anni e non l'avevo mai vista trattare così.
Il film sarà povero di mezzi e…
Le attenuanti del caso ci sono tutte: regista debuttante sotto l’ègida di Stefano Calvagna, dieci giorni di riprese, difficoltà economico-produttive di ogni tipo. Come ai bei tempi dei nostri artigiani di genere, quando Riccardo Freda girava i suoi gotici in una manciata di giorni, Cerman recupera la logica del risparmio, del sudore, del contesto estremo nel quale…
Fenomeno sommerso di cui si conoscono solo i numeri (600 mila adepti per 80 mila sette) il satanismo alla pari della Massoneria è un tipo di associativismo che molti citano senza però riuscire a collocare all'interno di uno spazio coerente con il resto del paesaggio. Di conseguenza la riproposizione del tema, peraltro aggangiato ad uno dei fatti di cronaca più inquietanti…
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