Regia di Hideki Takeuchi vedi scheda film
ai tempi degli antichi romani, a roma, l'architetto lucio è soppiantato da un altro perchè ritenuto fuori moda. un amico per cercare di confortarlo lo porta alle terme che sono diventate un postaccio pieno di gente che gioca, urla e fa a pugni. rintanatosi sott'acqua per stare da solo e in silenzio viene risucchiato da uno strano buco per ritrovarsi nel giappone odierno. improbabile e folle ma non stupido il film è divertente senza essere sguaiato e volgare e ricco di trovate che riescono a ricollocare lucio al posto di primo fino a fargli incontrare l'imperatore adriano che gli commissiona le terme personali per la sua villa. ad ogni viaggio nel tempo che si fa, ritrovandosi in giappone e parlando con loro solo in latino, l'architetto se ne torna a casa con invenzioni talmente spettacolari e impensabili che però non riescono a renderlo felice, perchè sa che sono invenzioni rubate a questo popolo barbaro di schiavi con gli occhi a mandorla. mi è spiaciuto molto doverlo abbandonare praticamente a mezz'ora dalla fine, ma nonostante la sua verve il film non è riuscito a vietare agli occhi di chiudersi. la forzata ripetitività degli andirivieni tra passato e presente è stato schiacciato dalla stanchezza della giornata. sarà per un'altra volta.
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