Regia di Tung-Shing Yee vedi scheda film
The great magician sul genere di The Prestige e The Illusionist, prendendo spunto anche da George Méliès, è senza alcun dubbio uno dei migliori film della XIV edizione del Far East Film Festival. Intrighi politici tra nipponici, manciuriani e un illusionista contro il potere di un generale di una contea a nord della Cina alla settima moglie. Ambientato agli inizi del '900, Derek Yee sa dirigere quest'opera in modo magistrale, coniugando fine comicità a un romanticismo intelligente e grandi effetti speciali nei trucchi di magia ed illusionismo. La coppia di attori Tony Leung Chiu-Wai e Lau Ching-wan è famosa da molti anni per i programmi comici alla televisione cinese. Qui si ritrovano faccia a faccia sul grande schermo a mostrare ancora una volta il loro affiatamento. Il film però non è solo un racconto su un mago di grande astuzia, cultura e talento, ma anche un grande affresco storico dell'epoca dov'è ambientato, mostrando l'evoluzione del cinema, e la Cina degli inizi del XX secolo. Si creano sogni, e illusioni e si capisce che chi conosce bene il mistero conosce bene anche l'amore, che il potere è nulla di fronte ai forti sentimenti e che l'ignoranza spesso può essere inutile se si ha del potere, invero se si ha conoscenza il potere non nuoce, perchè la parola è più forte delle catene così come l'amore della magia.
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