Trama
Mentre è in gita con la sua scuola, Stephanie (Amber Tamblyn) crolla a terra svenuta in una pozza di sangue: viene subito ricoverata e le successive visite mediche rivelano che ha appena partorito. Il bambino viene ritrovato morto dentro un gabinetto e con la bocca piena di carta igienica. Accusata di matricidio, Stephanie viene arrestata e il tribunale incarica la psicologa Lydie Crane (Tilda Swinton) di ascoltarla e capire le motivazioni del suo gesto. Lydie, però, sta affrontando un momento particolare della sua vita: ha molte difficoltà nel rimanere incinta ed è reduce da un doloroso aborto che ha anche spinto il marito Paul (Timothy Hutton) tra le braccia di un'altra donna. Man mano che Stephanie racconta la storia della sua gravidanza, considerata come una punizione divina, in Lydie riaffiora tutto il dolore per il bambino che invece lei ha perso.
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