Regia di Pedro Almodóvar vedi scheda film
ESORDIO SGANGHERATO E PASTICCIATO QUANTO EFFERVESCENTE, FEROCE, PUNGENTE E SPASSOSO; E SONORO CEFFONE AI BIGOTTI, MORALISTI, PERBENISTI, CONSERVATORI, REAZIONARI NOSTALGICI DEL REGIME... ESEMPIO DEL PRIMO ALMODOVAR TRASGRESSIVO, IRRIVERENTE E IRREFRENABILE CHE, A SUON DI QUADRETTI E CANZONETTE DI "PARODISTICA DEPRAVAZIONE" ("Labirinto di passioni", "L'indiscreto fascino del peccato" e i più incisivi "Che ho fatto io per meritare questo?", "Matador"), PRIMA DI GIUNGERE ALL'IMPORTANTE SVOLTA E SALTO DI QUALITA' (che già si preannunciava con "La legge del desiderio") COL BELLISSIMO, SIGNIFICATIVO "Donne sull'orlo di una crisi di nervi", RINVIGORI' E RINGALLUZZI' (insieme a Bigas Luna) IL CINEMA SPAGNOLO DEL PERIODO POST FRANCHISTA...
ANCORA LONTANO, DUNQUE, DAGLI AFFRESCHI MELO' DI RARA PROFONDITA', POESIA E RAFFINATEZZA FORMALE DELLA MATURITA'...
PER I FANS DEL REGISTA MANCEGO...
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