Regia di Francesco Rosi vedi scheda film
Rosi torna sul luogo di uno dei suoi film migliori, Le mani sulla città, a distanza di quasi trent'anni e in un dibattito all'Università, alcuni professori della Facoltà di Architettura analizzano le conseguenze di quella speculazione edilizia che era stata oggetto proprio del film del 1964. Diario napoletano è un documento a tratti interessante, essendo stato girato in uno degli anni chiave della recente storia italiana, con le stragi di Capaci e Via D'Amelio e l'esplosione di Tangentopoli, ma in alcuni momenti assume un irritante tono didascalico, quasi da guida turistica. In definitiva, riflette una situazione di stasi creativa nella carriera del regista, che non si sarebbe risollevato nemmeno con il film successivo, forse il suo ultimo (La tregua).
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