Regia di Tengiz Abuladze vedi scheda film
Varlan è morto. È stato un leader rispettato e generoso, un sindaco illuminato come attestano commossi i dignitari del paese, oppure no? Ma che importa, sepolto un leader se ne fa un altro, e così, sigillata la bara e terminati i discorsi ufficiali, tutto può riprendere come prima. Qualcuno però non è daccordo e si ostina a diseppellire il morto più e più volte perché un bilancio va fatto. “Pentimento” si delinea presto come una metafora sarcastica e impietosa dello stalinismo e più in generale di ogni governo autoritario intriso di paternalismo. Abuladze dirige con una rabbia solo in parte trattenuta, con un aspra foga polemica e con uno stile immaginifico e caricaturale che ricordano Ken Russel ancor più che Fellini. Sospinto dalla Glasnost il film, che batte bandiera georgiana, ha potuto circolare in occidente e in Unione sovietica, dove gli hanno persino conferito un premio. Animato da ottimi attori il film mantiene la vicenda e in particolare la memorabile figura del piccolo dittatore interpretato da Avtandil Makharadze in un alone di fertile ambiguità.
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