Regia di Tengiz Abuladze vedi scheda film
Film da cinque stelle, per tanti e troppi motivi. Sceneggiatura impeccabile con momenti altamente spumeggianti e tendenti al grottesco (il siparietto fatto da Valram in casa dell'artista Sandro è spettacolare) che virano sempre verso una satira avvincente ed amara. I personaggi sono caricati senza mai cadere nel ridicolo (in testa a tutti il suddetto Valram che richiama in sè l'eco di Hitler come di Stalin), i dialoghi originali e stimolanti, le metafore mai sprecate con in testa la scena della figura nell'ombra che spolpa un pesce crudo la cui lisca finirà in mano ad Aravidze; un capolavoro ieratico che richiama alla più primitiva tradizione cristiana sottolineato da un dialogo meraviglioso che fa emergere la vera matrice della colpa ovvero l'egoismo e l'avidità piuttosto che la coscienza. E' un film che parte lentamente ma avvince sempre più e si fa gustare sotto tante sfaccettature. Pregevole da un punto di vista contenutistico, di ottima fattura tecnica, ben recitato e con un'ottima colonna sonora. La metafora del potere, della dittatura, raccontata come non l'avete mai vista ed intrecciata a doppio filo con il simbolismo religioso. Decisamente consigliato.
Ottima.
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