Regia di Ricky Tognazzi vedi scheda film
Vita e opere di Angelo Roncalli, divenuto fra il 1958 e il 1963 Papa Giovanni XXIII.
Ricky Tognazzi è regista ormai abbastanza navigato, Mediaset gli mette in mano un progetto ambizioso come questa fiction su Giovanni XXIII e il risultato non può dirsi che disattenda le aspettative. Un cast ben assortito con tanto di nomi internazionali, una scrittura piana e lineare, un tasso di patetico sempre un pelino - ma non oltre - sotto il livello di guardia: in definitiva, una grossa fiaba moderatamente spettacolare e dalla smodata durata di più di tre ore, così come gli standard televisivi impongono, apposta per la trasmissione in due comode puntate da circa cento minuti ciascuna. Se per indossare le vesti papali la scelta di Bob Hoskins, noto al grande pubblico per un ruolo comico (Chi ha incastrato Roger Rabbit?), può sembrare dissacrante, in realtà l'interprete inglese funziona benissimo e riesce pure a trainare un parco attori smisurato - l'opera è nel suo genere davvero colossale, va riconosciuto - che vanta le presenze di, fra gli altri, Sergio Bustric, Carlo Cecchi, Roberto Citran, Fabrizio Vidale, lo stesso Ricky Tognazzi, Francesco Venditti, Rolando Ravello, Chiara Caselli, Arnoldo Foà, Ivo Garrani e persino - in una particina - Erland Josephson (Ingmar era ancora vivo: chissà se i due amici hanno mai discusso di questa comparsata bizzarra). Le musiche di Ennio Morricone sono sontuose quanto basta per sottolineare il carattere agiografico del lavoro; chiaramente le falle principali dell'opera vanno ritrovate nella scrittura (sceneggiatura del regista; di Simona Izzo - sua moglie, nonchè madre di Francesco Venditti; di Fabrizio Bettelli e di Marco Roncalli) perennemente leggerina, espressamente televisiva: inutile chiedere altro, sarebbe snaturare il film. In competizione con il Papa Giovanni - Ioannes XXIII uscito soltanto pochi mesi prima per la Rai, con la regia di Giorgio Capitani, questo Il Papa buono arriva sostanzialmente pari: ma perde ai punti per l'approdo tardivo sui teleschermi. 4/10.
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