Regia di Julien Duvivier vedi scheda film
Tratto dall'omonimo romanzo per ragazzi di Jules Renard, si rivela in realtà un film molto più duro del previsto, con cose difficilmente proponibili in un film del genere, quali una madre tiranna priva di qualsiasi pentimento o amore per il figlio ed un bambino vessato ossessionato da frequenti pulsioni suicide.
Regia funzionale con alcuni squarci molto belli (la precipitosa corsa del bambino sul carretto in una campagna invasa da famiglie felici, il corteo nuziale dei due bambini)
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