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Pensavo fosse amore invece era un calesse

Regia di Massimo Troisi vedi scheda film

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La recensione su Pensavo fosse amore invece era un calesse

di Furetto60
7 stelle

Ultimo film di Troisi da regista/attore,giudicato a torto un lavoro minore, è invece un'intelligente,ironica e garbata riflessione sul tema dell'amore.

Tommaso e Cecilia sono una coppia di fidanzati napoletani,lui gestisce  un ristorante, lei una libreria nei paraggi,già convivono e forse si amano. Ma alla vigilia delle nozze,organizzate da Amedeo,un bigotto  amico di Tommaso, la donna gelosa per i suoi presunti tradimenti, si tira indietro, accusando Tommaso di indolenza e infedeltà.Il nostro,il mitico Massimo Troisi, si logora nella sofferenza,ragiona sul suo rapporto e sull'amore, in genarale,con Amedeo,alias Messeri, ignorando del tutto la passione, che per lui nutre l'adolescente Chiara,sorella dell'amico,che per ripicca, cerca di avvelenarlo e gli brucia la motocicletta.Quando viene a sapere che la sua ex si è messa con Enea,un arbitro sportivo, si rivolge ad una sedicente chiromante,l'indimenticabile Nuccia Fumo, per poterla riconquistare.Nel momento in cui le cose sembrano tornare a posto e Tommaso si è rimesso con Cecilia,Francesca Neri giovanissima, è lui stavolta a venir meno all'impegno matrimoniale, lasciandola sola sull'altare,le spiegherà poi in un bar le sue ragioni.

Giudicato a torto un'opera minore di Massimo Troisi,è invece una riflessione sensibile e intelligente sulla coppia e sull'amore.Troisi adopera  gli strumenti a lui familiari e congeniali,i suoi paradossali monologhi,le sue grottesche elucubrazioni,le sue divagazioni, tra il filosofico e l'esistenzialista,usando ironia e leggerezza, il suo linguaggio smozzicato,con le frasi lasciate in sospeso,che rappresentano la sua connotazione artistica.Scarseggia la comicità, a favore di un umorismo più riflessivo.

Dice agli amici che gli riportano la notizia che Cecilia si è messa con Enea:"Ma perché siete tutti così sinceri con me, che cosa vi ho fatto di male, io?Chi vi ha chiesto niente? Queste non sono cose che si dicono in faccia.Queste sono cose che vanno dette alle spalle dell'interessato. Sono sempre state dette alle spalle."in questo passaggio, ricorda Il protagonista di "Scusate il ritardo" che in chiusura di film, invitava Giuliana De Sio a "non essere sincera".

Il grande Massimo adoperava queste divertenti "iperbole" per spiazzare e scardinare,i luoghi  comuni,il pensiero diffuso,le abitudini legate a banali convenzioni e a consuetudini spesso ipocrite e false.

Il film del 1991 fu l'ultimo girato da Troisi, che si avvalse del contributo del solito Messeri,sempre bravo e di Francesca Neri,perfettamente in parte.

 

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