Regia di Alberto Sironi vedi scheda film
"Il cane di terracotta" è, forse, l'episodio migliore della popolare serie dedicata al poliziotto inventato da Camilleri. L'investigazione corre su un doppio binario: nella prima parte Montalbano è soprattutto impegnato a scoprire chi sono i trafficanti d'armi rinvenute in un deposito nascosto, nella seconda egli vuole invece dare un'identità ai due scheletri scoperti casualmente nel deposito stesso accanto alla statua di un cane. Se l'indagine iniziale procede secondo uno schema più lineare e meno macchinoso che altrove e regala anche momenti di suspense dovuti a una sparatoria in cui il protagonista rimane ferito in maniera non lieve, la soluzione del mistero successivo si ammanta di suggestioni inedite, legate a una vicenda perduta nel tempo. Resti di corpi rinvenuti in un luogo tanto inconsueto, sepolti come i ricordi di quei pochi che possono aiutare Montalbano a rimettere assieme i frammenti di una struggente storia d'amore tormentata e ostacolata, che la sagace pervicacia del commissario farà riaffiorare da un passato in cui si intrecciano eros e thanatos. Affascinante.
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