Regia di Kaneto Shindô vedi scheda film
Se nel film di Shindô l’estetica è un teatro di prodigiose raffigurazioni mitologiche che trascendono tempo e spazio, con visioni incubotiche di un inferno femmineo e ferino, la narrazione è un una vena pulsante di persecuzioni mentali globali che si insinuano sottopelle, nei grovigli della psiche, fra vendette e ossessioni, Eros e Thanatos, leggi e leggende. Nobuko Otowa, dallo sguardo feroce e tormentato, è la donna primordiale.
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