Giappone feudale, durante le guerre civili che videro consolidarsi il potere dei samurai. Due umili contadine vivono sole in una capanna ai margini di un boschetto: sono una donna e la moglie del di lei figlio (Nobuko Otowa e Kiwako Taichi), partito per le guerre ed inutilmente atteso ritornare. Durante l'attacco da parte di un gruppo di samurai saccheggiatori, le due donne vengono derubate, violentate e uccise. Dopo che i samurai si sono allontanati dal luogo del misfatto e hanno lasciato il posto in preda alle fiamme, un gatto nero si avvicina miagolando ai cadaveri delle due donne e, tra le ceneri ancora fumanti della capanna, comincia a leccarle. Sulla strada dei samurai, fieri dello status raggiunto con la guerra, cominciano presto a presentarsi i fantasmi delle due donne, che hanno giurato di vendicarsi della loro sorte bevendo il sangue di ogni esponente della casta. Dopo averli attirati nella loro dimora al di là del boschetto, accompagnate da lontani miagolii, compiono il sinistro rito. Stanco del regno di terrore instaurato dai due fantasmi, il capo dei samurai incarica Gintoki (Kichiemon Nakamura), uno dei suoi uomini più valorosi, appena tornato dai campi di battaglia, di eliminarli. Nei due fantasmi il giovane riconosce però la madre e la moglie - delle quali sa solo che sono scomparse, senza certezza che siano perite nel rogo della loro abitazione - che si rifiutano di rispondere alle domande sulla loro reale identità ed intenzioni. Di conseguenza, la sua missione, così come il progetto delle due donne, si complicano fatalmente.
Note
Liberamente basato sul racconto folcloristico di fantasmi giapponese La vendetta del gatto, è uno dei film più famosi di Kaneto Shindô, ex aiuto regista di Mizoguchi.
Il film è noto internazionalmente anche col titolo The Black Cat From the Grove [Il gatto nero del boschetto], traduzione letterale del titolo originale, e anche, semplicemente, Black Cat.
Il 22 aprile scorso Kaneto Shindo ha compiuto i suoi primi 100 anni di vita. Attivo come regista dagli anni '50, dopo un lungo apprendistato come aiuto regista di Mizoguchi, l'anziano cineasta ha dunque iniziato relativamente tardi questa sua avventura creativa da protagonista assoluto, attivita' che pero' lo ha accompagnato per oltre sessant'anni e continua ancora ai nostri giorni, essendo… leggi tutto
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"Gli occhi di un gatto sono due finestre dietro le quali una divinità misteriosa ci osserva in silenzio." (Fabrizio Caramagna)
"Etimologia: cat(t)um (sec. IV), di origine oscura…
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