Regia di Alberto Sironi vedi scheda film
Il primo episodio della popolare serie poliziesca di ambientazione sicula è talmente intricato, verboso e approssimativo nella costruzione del meccanismo investigativo che, ad una prima visione, ci si perde per strada. Le incongruenze riconducibili al disvelamento dell'enigma probabilmente sono dovute al fatto che in sede di montaggio alcune sequenze sono venute a cadere - e ciò è intuibile dai titoli di chiusura, durante i quali, tra le scene riproposte, ve n'è anche una che nell'episodio non si era vista. A proposito di titoli, mi sorgono delle domande: per quale motivo il nome dell'attore che interpreta Jacomuzzi, un agente della polizia scientifica - figura ricorrente nelle puntate successive - non è rintracciabile né nei titoli di testa né in quelli di coda? Vero è che tale personaggio fa un'apparizione di pochi secondi, ma anche il dottor Pasquano, ad esempio, viene mostrato brevemente. Nonostante ciò, Marcello Perracchio (l'attore che veste i panni di Pasquano) è segnalato nei titoli di apertura, mentre di Giovanni Guardiano (Jacomuzzi) non v'è traccia sia in apertura che in chiusura. E come mai Corrado Invernizzi, il quale interpreta Lattes, il segretario del questore Bonetti-Alderighi, appare fra i titoli di coda quando Bonetti-Alderighi né tantomeno il suo segretario si vedono all'opera e di loro neppure si parla? Un errore causato da quelle scene girate (nelle quali evidentemente c'era pure Lattes) e poi non inserite in fase di montaggio? L'ipotesi più probabile è che sia stata fatta confusione fra due episodi, dato che si tratta di un'inesattezza replicata, in modo specularmente inverso, nel capitolo successivo ("La voce del violino") nel quale compare Lattes ma non compare il nome del suo interprete.
Dubbi a parte, una cosa risulta chiara: si tratta di un episodio decisamente troppo faticoso da seguire, che necessita di ulteriori visioni per capirne a fondo la trama. Tra le poche note positive, la presenza della bravissima Guia Jelo.
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