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Il mostro magnetico

Regia di Curt Siodmak vedi scheda film

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La recensione su Il mostro magnetico

di mmciak
6 stelle

"Il Mostro magnetico" diretto nel 1953
da Curt Siodmak,devo dire che non
mi è dispiaciuto,ma anche lasciato perplesso.

La storia si svolge a Los Angeles e racconta
che il Dottor Jeff Stewart,in attesa di un figlio
dalla compagna,e e il collega Dan Forbes
sono alla ricerca di un pericoloso elemento
radioattivo capace di generare un enorme
campo elettromagnetico.

Le loro indagini li portano al
cospetto del Dottor Howard Denker,
uno scienziato senza scrupoli che ha messo a
punto un isotopo di un nuovo elemento,
altamente instabile e capace di assorbire l'energia
di tutto ciò che ha intorno.

Per scongiurare la minaccia di distruzione
dell'intero pianeta e fermare gli effetti
devastanti dell'isotopo,Stewart e Forbes devono
recuperare il più grande ciclotrone del mondo,
costruito dal governo canadese in Nuova Scozia.

Il Film prodotto dalla Ivan Tors Productions,
è un progetto dello stesso produttore,
autore della sceneggiatura,di mettere
in scena una Science Fiction dove non c'è
un mostro alieno che vuole conquistare la
terra ma una minaccia misteriosa,difficile da identificare,
ma anche da sconfiggere,e allora studiano il modo
per salvare la terra.

Pellicole di questo genere che giocavano
coi concetti di magnetismo e radioattività
erano molto presenti all'epoca e questo è uno di questi
dove si studia principalmente la materia stessa.

Però durante la visione ti accorgi da subito
di trovarti dentro un B Movie,ma di quelli
che proprio ai dei Budget irrisori,
e figura alla regia Curt Siodmak,
lo sceneggiatore de "L'uomo lupo",
che fa di tutto per colmare questo,
e in parte riesce,ma non completamente.

Bisogna dire che il Siodmak sceglie di fare
una regia molto Europea e precisamente
all'Inglese,dove la macchina da presa
è molto ferma e senza guizzi.

Insomma in questo contorno il nostro protagonista
ha la moglie incinta che ha il problema che
secondo lui è magra e vorrebbe crescere
il figlio in una casetta con il prato,
e si va a scene banali.

Poi sceglie di narrarlo con la voce narrante
del protagonista come se sta scrivendo un
diario,e ogni volta ci dice che ora sono,
e dove sta succedendo.

Un altro problema del complesso e che
è troppo verboso e ci sono cadute di
ritmo pesanti che annoiano,e l'unico appiglio
è l'obbiettivo di sconfiggere questa forza magnetica.

Invece di positivo c'è l'ironia come nella
scena nel negozio di elettrodomestici,
ma soprattutto la tenerezza dell'ingenuità.

Nel Cast figurano:

Richard Carlson, King Donovan, Jean Byron,
Harry Ellerbe, Leo Britt, Leonard Mudie,
Byron Foulger, Michael Fox, John Zaremba e Lee Phelps.

In conclusione un Film medio,
un vero e proprio B Movie
ma poco creativo dove si combatte
una forza magnetica difficile da
controllare,e lo realizza però
in modo troppo verboso e con
cadute di tono,ma quello che
conquista è l'ironia e la tenerezza
dell'ingenuità narrativa.

Il mio voto: 6 (Per simpatia).

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