Regia di Liliana Cavani vedi scheda film
Più che una città di guerra e di prigionia, la Napoli della "Pelle" somiglia ad un ipotetico mercato ambientato nell'inferno dantesco. Di girone in girone, in questo film si scende fino alle più turpi abiezioni. E se la Cavani ha il merito di non esagerare con gli effettacci (anche se nel finale non ci risparmia una scena splatter), ha anche la colpa di avere caratterizzato anche questo film con il suo proverbiale marchio di fabbrica: la noia. Ho l'impressione che con questo materiale si sarebbe potuto fare di meglio, forse anche evitando di affidare le due parti principali a due volti più che noti come quelli di Mastroianni e Lancaster.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta