Tratto da uno dei più famosi romanzi di Curzio Malaparte, è la storia di una discesa nei gironi infernali della Napoli del '44. Il generale Cork, comandante della Quinta Armata americana, è tutto preso dalle trattative con il camorrista Marzullo che per consegnare 112 tedeschi esige un pagamento al chilo. Il tramite per condurre la trattativa è Curzio Malaparte che per compiacere la moglie aviatrice di un senatore deve organizzare una sontuosa cena in stile Rinascimento. Nel frattempo nei bassi le madri vendono i figli ai marocchini.
Note
Una Cavani finto-trasgressiva tra cattivo gusto e noia.
Un brutto incidente di percorso per la Cavani e i suoi spaesati attori qui quasi tutti al loro minimo sindacale. La ricerca dell'effetto truculento (peccato originale anche del libro di Malaparte soprattutto se riletto adesso). Macelleria ad alto livello (e budget) insomma: un vero concentrato di orrori e violenze iperrealista e sanguinoso
Un romanzo è scandaloso quando abbandona il senso comune, la facile retorica dell’agiografia, per calarsi nelle piaghe di anime e corpi malati, disfatti, nella morale non consolatoria che accomuna, più di quanto ufficialità del racconto voglia e faccia, vincitori e vinti. “La pelle” di Curzio Malaparte appartiene al genere: è reportage… leggi tutto
Sul finire del Secondo Conflitto Mondiale il capitano Curzio Malaparte fa da Cicerone ai militari alleati, in quel di Napoli, aiuta le trattative per lo scambio di alcuni prigionieri tedeschi e stringe amicizia con un giovane collega ufficiale americano (Ken Marshall) innamorato di una ragazza costretta a prostituirsi e con una ufficiale pilota americana (Alexandra King) particolarmente… leggi tutto
La liberazione da un altra prospettiva,più spiacevole ,grottesca quanto si vuole ma probabilmente vicina alla realtà pur se mascherata sotto forma di iperbole .La Cavani si misura con lo spinoso romanzo di Malaparte e non si tira dietro quasi di fronte a nulla,neanche allo splatter disgustoso e forse pure gratuito.Inanella una serie di notazioni scomode sulla liberazione,regala un… leggi tutto
Un romanzo è scandaloso quando abbandona il senso comune, la facile retorica dell’agiografia, per calarsi nelle piaghe di anime e corpi malati, disfatti, nella morale non consolatoria che accomuna, più di quanto ufficialità del racconto voglia e faccia, vincitori e vinti. “La pelle” di Curzio Malaparte appartiene al genere: è reportage…
Sul finire del Secondo Conflitto Mondiale il capitano Curzio Malaparte fa da Cicerone ai militari alleati, in quel di Napoli, aiuta le trattative per lo scambio di alcuni prigionieri tedeschi e stringe amicizia con un giovane collega ufficiale americano (Ken Marshall) innamorato di una ragazza costretta a prostituirsi e con una ufficiale pilota americana (Alexandra King) particolarmente…
IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA
Nella Napoli di fine Guerra, lo sbarco degli alleati richiede abili manovre di organizzazione tra le truppe dei liberatori che avanzano, quelle degli invasori che arretrano, e la gente del posto che, affamata, escogita ogni sistema per tentare di lucrare e riuscire a sbarcare il lunario, sopravvivendo agli eventi.
Come anello di congiunzione tra…
My2¢.
Non bastassero i filamenti di RNA dei virioni del betacoronavirus, sp. (2019-nCoV, ora SARS-CoV-2), che ha effettato lo spillover (il salto di specie) da bestia animale a bestia umana...
…
Cosa sia successo a Napoli, immediatamente dopo, la cosiddetta"liberazione"è diffice saperlo.I libri di storia non sono sufficientemente esaustivi e sorvolano su temi che forse attengono più alla discussione sociologica,quello che raccontavano i nostri genitori e i nostri nonni,era filtrato dal loro personale giudizio che a memoria mia, era…
O.k, la lista ha mille limitazioni.
Ovviamente non ho inserito film che non ho visto.
Ovviamente non ci sono film che avevo già inserito nelle precedenti play list, quelle dell'horror.
Il perchè abbia…
Il film che non ti aspetteresti leggendo la trama in pillole; ambientazione sul finire della Seconda Guerra Mondiale nel bel mezzo della povertà più assoluta e dello spirito di altro tenore delle truppe americane, uno sforzo produttivo imponente (tre miliardi di lire di budget) al servizio di una deriva kitsch sempre più fuori controllo.
Napoli 1944, il generale Cork (Burt…
La Napoli appena liberata (occupata) dagli anglo-americani è una grande fogna a cielo aperto: donne di ogni età che si prostituiscono con i soldati stranieri, bambini venduti dalle madri ai soldati marocchini, carne umana data da mangiare nei ristoranti (data la penuria di cibo), una cena di gala in cui viene servita una sirena (una sorta di ibrido tra un pesce e una ragazzina)...... C'è un…
Gli alleati arrivano in una Napoli appena liberata dai tedeschi e trovano ... un bel bordello, nel quale si ficcano con piacere ! Basterebbe questa frase per commentare semplicisticamente il film, una tragedia corale della miseria, esteriore ed interiore di una città, la rappresentazione della decadenza, e dei suoi "conquistatori", non troppo restii a cedere alle tentazioni della lussuria…
La liberazione da un altra prospettiva,più spiacevole ,grottesca quanto si vuole ma probabilmente vicina alla realtà pur se mascherata sotto forma di iperbole .La Cavani si misura con lo spinoso romanzo di Malaparte e non si tira dietro quasi di fronte a nulla,neanche allo splatter disgustoso e forse pure gratuito.Inanella una serie di notazioni scomode sulla liberazione,regala un…
Più che una città di guerra e di prigionia, la Napoli della "Pelle" somiglia ad un ipotetico mercato ambientato nell'inferno dantesco. Di girone in girone, in questo film si scende fino alle più turpi abiezioni. E se la Cavani ha il merito di non esagerare con gli effettacci (anche se nel finale non ci risparmia una scena splatter), ha anche la colpa di avere caratterizzato…
Una taglist forse non facile, che magari non produrrà i consueti grandi numeri, di certo però semplice nella definizione. Vogliamo tutti i film in cui appare un pesce, o dei pesci. Fresco, vivo, morto, surgelato, a…
Sembra un colossal, è un prodotto modesto. Grande sfoggio di divise, moltitudini di comparse, scene di scontri, effetti speciali (talvolta eccessivamente truculenti senza ragione), eppure c'è davvero poco dietro ad un raccontino di miseria e (in)civiltà. Se gli Americani nutrono pregiudizi sugli 'schifosi latini' italiani, gli Italiani non di meno ne escono come dei poveracci, degli avvoltoi…
La pelle", libro assai venduto e titolo scandaloso del dopoguerra nostrano, è il lavoro più celebre di Curzio Malaparte, autore controverso e discusso, anche politicamente per la sua incertezza d'ideale. Diversi anni dopo ne trasse un film Liliana Cavani, non nuova a polemiche e rischi di censura, visto che nel '74, il suo "Portiere di notte" ottenne buoni risultati commerciali, nonostante…
...alta la temperatura stamane,per le vie di un mercato che non visitavo da almeno 2 decenni..alle porte di Napoli,tra un carcere ed una ferrovia,una periferia che tarda a cominciare ed il calore fenomenale di tanti…
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Commenti (6) vedi tutti
Tra i migliori risultati della Cavani.
commento di kotrabUn brutto incidente di percorso per la Cavani e i suoi spaesati attori qui quasi tutti al loro minimo sindacale. La ricerca dell'effetto truculento (peccato originale anche del libro di Malaparte soprattutto se riletto adesso). Macelleria ad alto livello (e budget) insomma: un vero concentrato di orrori e violenze iperrealista e sanguinoso
commento di (spopola) 1726792Nel 1944 il capitano Curzio Malaparte guida le truppe alleate a Napoli. Anni dopo racconterà gli orrori del conflitto nel romanzo "La Pelle".
leggi la recensione completa di LIBERTADIPAROLA75Tratto dall'omonimo romanzo di Malaparte,è un film inutilmente scabroso e provocatorio
leggi la recensione completa di Furetto60Molto crudo e forse, "iperealista", ma comunque un buon film che offre una immagine non stereotipata della "liberazione"
commento di gillBel film ripreso dal geniale Malaparte.La Cavani promette bene.
commento di IVANSELVA