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Peggy Sue si è sposata

Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film

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La recensione su Peggy Sue si è sposata

di darkglobe
8 stelle

Il ritorno al passato di Peggy Sue

Strana commedia temporale, inizialmente pensata per Debra Winger e diretta da Francis Ford Coppola che fu chiamato a sostituire Penny Marshall.
Nel film i protagonisti sono Peggy (Kathleen Turner) e un mancato cantante di successo, Charlie (un giovanissimo Nicolas Cage), sposati da 25 anni ed in procinto di divorziare a causa delle frustrazioni e del tradimento di quest'ultimo.
Alla festa del liceo per i diplomati del 1960 Peggy viene eletta reginetta della serata e durante la premiazione sviene: da lì inizia un viaggio nel tempo nel quale si ritroverà adolescente. E` un viaggio nei fine anni '50 che lascia poco spazio alle suggestioni fantascientifiche, ma è piuttosto incentrato sulla riscoperta di sentimenti e valori e sulla possibilità di poter correggere le grandi scelte e i comportamenti che hanno condizionato la propria esistenza (Questione di tempo attingerà a piene mani dalla medesima idea).


La sceneggiatura è quasi chirurgica, sembra a volte che manchi l'empatia collettiva dei personaggi: eppure, in questo scenario a momenti vagamente glaciale, tutto è immensamente credibile ed intenso, nella smaniosa rincorsa dei sentimenti da parte di Peggy, per la quale la splendida Turner offre una interpretazione veritiera, nonostante qualche possibile ma non invasivo lavoro in sala trucchi per riportarla in età adolescenziale. Rincorsa che alla fine la convincerà, ora che può vivere la propria adolescenza con occhio da donna matura e dopo aver anche avuto la possibilità di cogliere occasioni un tempo perse, sulla giustezza delle sue scelte di vita, compreso il matrimonio con Charlie... con qualche piccola conseguenza finale al propio risveglio, inclusa una dedica ricevuta su un libro scritto da Michael Fitzsimmons (Kevin J. O'Connor), novello Kerouac, un tempo suo compagno di classe. Il finale è dunque una sorta di ricomposizione della famiglia in cui consapevolezza ed affetto prevalgono sulle potenziali evoluzioni alternative della proprio percorso esistenziale. Ma è un finale che non lascia l'amaro in bocca come accadeva nel sogno possibile del precedente film di Coppola sul tema delle crisi di coppia.
Direttore della bella fotografia è Jordan Cronenweth (Blade Runner tra tutti). Con tre nomination agli Oscar il film segna in qualche modo il ritorno al successo di Coppola.

 

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