Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film
L’omaggio di Coppola agli anni ’60 è architettato attraverso un involontario viaggio nel tempo della bionda Peggy Sue (Kathleen Turner) che, svenuta durante una rimpatriata tra compagni di college nel 1986, si ritrova nuovamente teenager nel 1960 dove, considerata la sua infelicità da adulta, proverà a cambiare il suo futuro, in primis provando ad evitare l’infelice matrimonio con Charlie (Nicholas Cage). Per chi, visto il cast, ma soprattutto letta la trama, si attende una commedia tout court, ne rimane deluso. Il film è drammatico, di una nostalgia amara, con alcuni tratti, specie nei dialoghi prolungati tra Peggy Sue e Charlie, in cui si sfiorano livelli di lirismo da melodramma. “Peggy Sue si è sposata”, al di là della ricostruzione più o meno fedele messa in scena da Francis Ford Coppola, pecca nella costruzione dei rapporti, nelle relazioni tra i ragazzi (specie tra i protagonisti), tanto da puzzare di finto. A partire dall’interpretazione della Turner, che si vede, chiaramente, avere un’età differente da quella degli altri protagonisti. Troppo falso ed autoreferenziale per appassionare davvero, si ricorda soltanto per l’opera di evidente nepotismo di cui è intriso.
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