Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film
Il destino è un cunicolo strettissimo, che risucchia l'esistenza; agli errori non c'è scampo, ed il senno di poi è solo un'inutile riflessione a posteriori su un evento ineludibile. Il viaggio nel passato di Peggy Sue, ritornata dall'età matura all'adolescenza, dimostra che conoscere il futuro non significa disporre di maggiori elementi per decidere, ed aver accumulato anni di esperienza non significa necessariamente essere cresciuti in virtù e saggezza. In nessun momento della vita possiamo dire di aver capito tutto, perché la vita, se non smette di sorprenderci, lo fa soltanto per confonderci ed allontanarci dalla verità. Francis Ford Coppola intesse, in un crescendo doloroso, la straziante malinconia di ciò che non è stato, per poi annegarla nel pessimismo definitivo della inevitabilità. "Peggy Sue si è sposata" è, in effetti, una commedia simulata, il cui sbocco nel "tutto come prima" non ha nulla di rassicurante, e non è affatto un lieto fine; è, invece, il suggello di una visione fatalista che esclude ogni possibilità di scelta e di intervento sulla propria sorte. Consolante è solo la semplice regola morale che ne deriva: giusto è tutto ciò che non avrebbe potuto essere altrimenti.
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