Regia di Aaron Norris vedi scheda film
Un liceale asmatico, oggetto di bullismo da parte dei compagni di scuola, sogna di diventare un karateka; Chuck Norris è il suo idolo e gli compare di frequente in sogno. Presto, grazie agli insegnamenti del signor Lee, Maestro cinese di arti marziali, lo incontrerà anche nella realtà.
Finiti gli anni Ottanta e con essi la Repubblica Sovietica e di conseguenza un certo cinema d'azione americano frutto della propaganda di argomenti da guerra fredda, Chuck Norris si è ritrovato di colpo senza più un lavoro. Attore a tutti gli effetti limitato, non adatto insomma a qualsiasi ruolo, si è riscoperto star televisiva grazie alla serie Walker Texas Ranger e, nel periodo di transizione fra i vari Delta Force, Rombo di tuono e WTR, protagonista di alcune pellicole dirette dal fratello, Aaron Norris, come questa. Pugno d'acciaio è un film(etto) di poco ingombro, privo di particolari sfumature, semplice e diretto nella trama e nei dialoghi, con personaggi monodimensionali e una serie di luoghi comuni a riempire gli snodi centrali della storia (sceneggiatura: Donald G. Thompson e Lou Illar, da un soggetto del secondo); il solito liceale con i complessi, innamorato della solita bella (ma non appariscente) compagna di classe, il solito bullo a vessarlo e la solita rivincita che reca con sé i soliti valori morali. Nulla di più. Ma la confezione è discreta e il ritmo buono, oltre alla piacevole serie di sequenze ispirate alle fantasie del protagonista (Jonathan Brandis) nelle quali Chuck Norris si sbizzarrisce in svariate caratterizzazioni da eroe macho ad alto tasso di autoironia: chiedere di più, qui, è assolutamente inutile. 3/10.
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