Regia di Bruno Corbucci vedi scheda film
1968, Little Tony esce con la canzone Peggio per me... meglio per te: immediatamente Bruno Corbucci dà vita al relativo musicarello, così come era accaduto nei mesi precedenti per i singoli di ben più chiara fama Riderà e Cuore matto (quest'ultimo diretto però da Mario Amendola, sebbene Corbucci collaborasse in sceneggiatura). Qui Amendola non c'è (ma fra i doppiatori c'è suo nipote Ferruccio) e forse è l'unica novità di tutta l'operazione: la scrittura viene affidata al regista e a Dino Verde, ovviamente centrando l'azione sul protagonista e intervallando la narrazione con frequenti esibizioni canore. A garantire l'elemento della commedia, altro standard di questo tipo di produzioni, ci sono due spalle del calibro di Gianni Agus e Aldo Puglisi; le altre costanti sono la storiella sentimentale (chiaramente finalizzata al matrimonio o quantomeno al fidanzamento blindato) e il lieto fine con trionfo del protagonista (che, oltre a canticchiare le sue canzoni qua e là senza logica alcuna nel corso della trama, si ritrova infine promosso al grado di capitano): i consueti canoni del musicarello sono rispettati in pieno. Fotografia di Riccardo Pallottini, montaggio di Sergio Montanari: ma a che servono? Tutto qui segue un placido, sonnolento copione già visto e rivisto. 2/10.
Pilota d'aereo di linea si diletta nel tempo libero in due passatempi nei quali riesce decisamente bene: nel canto e nell'abbordaggio di ragazze.
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