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The Shaolin Temple 3: Martial Arts of Shaolin

Regia di Chia-Liang Liu vedi scheda film

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La recensione su The Shaolin Temple 3: Martial Arts of Shaolin

di braddock
10 stelle

Terzo capitolo della saga che segnò l' esordio cinematografico di Jet Li. I primi due, proddotti in Cina, erano risultati veramente scarsi con troppi momenti di comicità demenziale, scenegrofie di nessuna spettacolarità e soprattutto delle storie sviluppate talmente male da risultare incomprensibili. Questo terzo film, che non è un sequel ma un remake del primo, è invece prototto a Hong Kong dalla SHAW BROTHERS e il regista è il noto Liu Chia-Liang. Il risultato è infinitamente migliore dei due film precedenti e Jet Li ha finalmente la possibilità di mostrare le sue notevolissime doti atletiche in un film che non ci si vergogna a guardare. Le scenografie paesaggistiche e archittettoniche sono imponenti e di grande impatto visivo inoltre la storia, che presenta sempre qualche momento buffonesco, viene sviluppata in maniera chiara e lineare risultando finalmente comprensibile. Infatti guardando questo film ho capito meglio anche la trama del primo, dove tutto accadeva  in maniera confusa e senza un filo logico. La storia vede il giovane Zhi Ming (sempre Jet Li) divenuto monaco nel tempio Shaolin del Nord dopo l' uccisione del padre per mano di uno spietato sovrano. Il giorno del compleanno del sovrano, Ming viola il divieto degli shaolin e fugge dal tempio per compiere la sua vendetta. Grazie alle guardie del sovrano, l' attentato fallisce ma Ming riesce a scappare e si unisce a un monaco del tempio Shaolin del Sud e una sua complice i quali perseguono lo stesso obiettivo. Alla fine avrà luogo un duro scontro tra l' esercito del sovrano e i monaci dei due templi. Mentre i primi due possono essere tranquillamente trascurati, questo film è invece imperdibile per gli appassionati, ma piacerebbe sicuramente anche al grande pubblico. Le scene di combattimento, oltre che di danza, hanno una spettacolarità e un potenziale cinetico strabilianti. Visti i vari MARTIAL CLUB, EIGHT DIAGRAM POLE FIGHTER e altri, risulta sempre più chiaro come Liu Chia-Liang sia stato il principale precursore delle gradi pellicole degli anni '90, anche se qui si fa ancora un uso minimale degli effetti speciali. I momenti riguardanti lo spettacolo organizzato per la festa del compleanno del sovrano e il combattimento finale sulla nave varrebebro il film da sole. Inoltre, i paesaggi e le costruzioni archittettoniche mostrano un grande miglioramento estetico e dimensionale rispetto ai prodotti del genere antecedenti agli anni '80. Avrei evitato i momenti comici, che comunque non risultano irritanti come negli altri due, ma nel complesso è sicuramente un film molto ritmato e ben girato che risolleva le sorti di una saga che era stata molto deludente  

Su Chia-Liang Liu

Ottima

Su Jet Li

Ottima

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