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No - I giorni dell'arcobaleno

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Regia di Pablo Larrain

Con Gael García Bernal, Alfredo Castro, Antonia Zegers, Luis Gnecco, Marcial Tagle, Jaime Vadell, Néstor Cantillana, José Manuel Salcedo... Vedi cast completo

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Trama

In Cile, nel 1988, il dittatore Augusto Pinochet indice un referendum popolare nel rispetto delle regole transitorie della Costituzione del 1980. Alla gente viene chiesto di esprimere il proprio parere sulla possibilità di far durare il suo potere fino al 1997. Durante la campagna elettorale che ne consegue, il movimento del "No" prende a poco a poco il sopravvento grazie alle intuizioni di René Saavedra (Gael García Bernal), un giovane e brillante pubblicitario il cui obiettivo principale è il porre fine al clima di violenza e terrore che da 15 anni opprime il Paese.

Approfondimento

NO - I GIORNI DELL'ARCOBALENO: LA RICERCA DELLA FELICITÀ

Ispirato a fatti realmente accaduti, No è la moderna storia di un Davide contro Golia, una commedia nera in cui il semplice pubblicitario René Saavedra usa gli strumenti del suo lavoro per cambiare i processi sociali in maniera originale. Allontanandosi dai metodi del dittatore Augusto Pinochet e della sua forza di polizia segreta (la DINA), responsabili di 15 anni di omicidi, pestaggi, esili e sparizioni misteriose, Saavedra invita i suoi connazionali impauriti a ritrovare fiducia in se stessi e a ricercare quella felicità che da troppo tempo ormai manca al Cile attraverso l'uso di simboli e metafore tipiche del capitalismo. Nonostante la resistenza dei colleghi che vi intravedono un affronto verso tutti coloro che hanno sofferto per la dittatura, la campagna di Saavedra si gioca tutta sul concetto di "ricerca della felicità", un'ideologia non belligerante che risveglia la coscienza sociale di entrambi gli schieramenti politici, portando il 97% della popolazione a recarsi alle urne e a decretare con il 56% dei voti complessivi la vittoria del "no". Pur raccontando con una struttura classica un episodio particolare della storia moderna, No è un film pensato specificatamente per rivolgersi a un pubblico universale, dato che il tema delle libertà civili continua ad essere attuale e applicabile ad ogni realtà.

 

 

AUTENTICITÀ DELLE IMMAGINI

Per ricreare l'atmosfera del periodo storico raccontato, grazie all'aiuto del direttore della fotografia Sergio Armstrong, il regista Pablo Larrain ha rintracciato una vecchia videocamera U-matic del 1983 per girare la storia ambientata nel 1988. In questo modo, le immagini si integrano senza creare discontinuità con il materiale d'archivio, fornito dalle televisioni (servizi giornalistici e spot televisivi sono quelli originali) e accompagnato dai reali protagonisti della campagna(giornalisti, attori, cantanti e ballerini). Uno degli esempi migliori del risultato raggiunto si può notare nella scena in cui l'anchorman del notiziario serale controlla la sua immagine su un monitor posto all'interno dello studio televisivo. Nonostante l'immagine dal vivo sia girata nel 2012 e quella trasmessa dal monitor risalga al 1988, non vi è alcuna differenza di colore che lasci immaginare che si tratti di materiale realizzato a 24 anni di distanza. L'effetto "autenticità" viene ulteriormente sottolineato dall'uso delle musiche e dei jingle originali creati da Saavedra.

LA TRILOGIA DI LARRAIN

No - I giorni dell'arcobaleno è la parte conclusiva della trilogia che il cileno Pablo Larrain inizia nel 2008 con Tony Manero - una dark comedy con risvolti politici su un psicopatico di mezza età che sogna di diventare il miglior sosia cileno del John Travolta di La febbre del sabato sera -, a cui fa seguito Post mortem - una vicenda kafkiana basata sulle vicende di un impiegato dell'obitorio cittadino che, dopo essersi innamorato dell'esotica vicina ballerina, è sconvolto dalla realtà politica circostante quando si trova faccia a faccia con i danni collaterali di un brutale colpo di Stato. Se Post mortem parla delle origini della dittatura di Pinochet e Tony Manero è ambientato durante una delle sue fasi più violente, No racconta della fine del regime, per far luce sulle dinamiche di distorsione ideologica messe in atto per perpetuare un potere tramutato in violenza e distruzione morale.

Note

Cineasta dal limpido talento, Pablo Larraín, dopo il capolavoro "Post Mortem", anatomia del Cile devastato dal golpe militare, rimette insieme i cocci raccontando un evento epocale non solo per la vittoria della democrazia ma perché traghettò il paese da una condizione di chiusura “franchista” alla modernità dell’era consumista. Vedendo "No. I giorni dell’arcobaleno" hanno tutti gioito per le sorti della gioiosa macchina da guerra democratica, sottolineando lo stile aspro del regista. Nessuno però ha notato quanto sia angosciante la sequenza finale: il vero senso politico del film è soprattutto qui: Welcome to the Jungle. Art Cinema Award alla Quinzaine des Réalisateurs 2012.

Trailer

Commenti (8) vedi tutti

  • Tony Manero (2008) e Post Mortem (2010), ovvero il golpe cileno raccontato da Larrain attraverso alcuni emblematici e banali personaggi che avevano preferito anteporre i vantaggi personali all’immane tragedia collettiva che aveva spazzato via la democrazia massacrando o esiliando militanti politici, intellettuali e artisti.

    leggi la recensione completa di laulilla
  • Pablo Larraín racconta uno snodo fondamentale nella storia del Cile, la fine della dittatura militare battuta dalle moderne campagne di marketing, immergendoci nel 1988 con una scelta stilistica "vintage", ma offrendoci una riflessione sempre attuale sul valore e sui limiti della democrazia pluralista.

    leggi la recensione completa di port cros
  • La gioia tanto reclamizzata si manifesta finalmente in tutte le sue sfaccettature, dopo anni di repressione dei cuori e del pensiero.

    leggi la recensione completa di Brady
  • Interessante perché è una storia vera però lento! E poi sarà stato davvero lo spot a convincere i Cileni a votare NO al referendum su Pinotchet?

    commento di Artemisia1593
  • La fine di Pinochet in controluce

    leggi la recensione completa di luca826
  • Il cinema aiuta la storia, anche quella recente, a farsi mito e creare i propri eroi, ma il rischio dell'agiografia è sempre dietro l'angolo. Una dignitosa operazione cinematografica girata con stile semidocumentaristico, ma il sospetto è che la storia segua dinamiche più complesse di una trovata pubblicitaria.

    leggi la recensione completa di casomai
  • Non basta avere ragione per vincere, ci vuole un sogno da vendere. Poi il sogno muore o nel migliore dei casi si corrompe, ma questa è già un'altra storia.

    commento di michel
  • La modernizzazione del No, se da noi si chiama Renzi, invoca solo l'angoscia della scena finale…

    commento di stenlio
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

(spopola) 1726792 di (spopola) 1726792
8 stelle

No, l’ultima fatica cinematografica di Pablo Larraín, è un’altra sorprendente operazione di recupero della coscienza e della memoria, totalmente calata “dentro” la storia del Cile, esattamente come lo era Tony Manero (ispirata indagine nel cupo 1978, su un aspirante ballerino e omicida seriale compressa in una specie di dissociazione quasi schizofrenica delle cose, fra il dramma di una… leggi tutto

33 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

Enrique di Enrique
6 stelle

Gli anni ’80, dalla seconda metà, sono stati anni di fortissimi cambiamenti socio-politici culminati, su tutti, dopo la progressiva distensione dei rapporti USA-URSS, nell’implosione di quest’ultima. Ma un contributo decisivo al radicale cambiamento di visione politica (anche se è noto che la Guerra Fredda sia stata combattuta, da sempre, a tutte le latitudini)… leggi tutto

3 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle negative

chribio1 di chribio1
1 stelle

Film che fa parte di quella schiera Politico-Drammatica di Pellicole a Tema vecchie Rivoluzioni dimenticate e/o cose similari che alla lunga stancano lo Spettatore in quanto possono anche essere ritenute (le Pellicole ...) noiose e con Storie in se' venute fuori da Paesi lontani o poco ospitali quindi da lasciare la' quasi nel dimenticatoio.voto.1. leggi tutto

1 recensioni negative

2022
2022

Recensione

steno79 di steno79
8 stelle

"Cile, l'allegria sta per arrivare": questo il motto o slogan che viene continuamente ripetuto e cantato negli spot pubblicitari per la campagna del No nel referendum popolare che venne indetto nel 1988 per confermare o rigettare il generale Pinochet al potere, spot curati da Rene' Saavedra, giovane esperto in comunicazione mediatica interpretato da Gael Garcia Bernal, che è il…

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2021
2021

Recensione

obyone di obyone
8 stelle

    Pablo Larrain riprende in mano la storia del Cile e ne valuta la portata secondo la propria interpretazione di testimone indiretto degli eventi. Spostandosi da un capo all'altro dell'era Pinochet il regista chiude il cerchio attorno alla figura del "Penocho" del quale, bambino, inalava le polveri di un'indiscussa adorazione familiare. Una consultazione popolare ne…

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2020
2020

Recensione

axe di axe
8 stelle

Nel 1988 il popolo cileno fu chiamato ad esprimersi tramite referendum circa l'affidamento della carica di Presidente della Repubblica per un ulteriore mandato ad Augusto Pinochet. Dopo 15 anni di dittatura, il "fronte del si", forte del controllo quasi totale dei media e della capacità di reprimere il dissenso, immaginava di avere gioco facile; ma i partiti dell'opposizione, riuniti in…

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Recensione
Utile per 2 utenti

Recensione

laulilla di laulilla
8 stelle

  Con questo terzo film (2012) Pablo Larrain torna sull’argomento per raccontare la fine, dopo quasi vent’anni, del regime golpista e l’inizio del cambiamento democratico in Cile. La fine della feroce dittatura militare fu dovuta alla vittoria dei NO al referendum del 5 ottobre 1988, con il quale Pinochet chiedeva al popolo cileno l’autorizzazione a prolungare per…

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LorismaL di LorismaL

Ciao a tutti! Come al solito inserisco la playlist delle mie visioni. Questa volta i titoli sono veramente tanti e per tutti i gusti...   Oltre ai Film, elenco anche le Serie TV concluse: The New Pope;…

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port cros di port cros
8 stelle

  VOTO: 7,5 su 10    Pablo Larraín racconta uno snodo fondamentale nella storia del suo Paese, quando la dittatura di Augusto Pinochet, salita al potere nel 1973 col sangue e col terrore, decise di affidare la sua sopravvivenza alla legittimazione popolare, indicendo un referendum sulla permanenza al potere del Generale. La mossa si rivelò un clamoroso errore di…

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Recensione
Utile per 6 utenti
2019
2019
Nel mese di aprile questo film ha ricevuto 5 voti
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Recensione

Enrique di Enrique
6 stelle

Gli anni ’80, dalla seconda metà, sono stati anni di fortissimi cambiamenti socio-politici culminati, su tutti, dopo la progressiva distensione dei rapporti USA-URSS, nell’implosione di quest’ultima. Ma un contributo decisivo al radicale cambiamento di visione politica (anche se è noto che la Guerra Fredda sia stata combattuta, da sempre, a tutte le latitudini)…

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Utile per 6 utenti

Recensione

galaverna di galaverna
6 stelle

Pur nel lodevole intento di raccontare aspetti forse meno noti (e indubbiamente meno drammatici) della lunga vicenda politica di Pinochet, il film finisce forse per rendere il tutto troppo edulcorato, quasi si trattasse del normale epiologo di una sorta di dittatura all'acqua di rose. Così' facendo, emerge un quadro frammentato dove le indubbie capacità di restituirci la cronaca di…

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Recensione
Utile per 1 utenti
Trasmesso il 21 aprile 2019 su Rai Storia

Recensione

Brady di Brady
7 stelle

Un pezzetto di storia di un paese affascinante che tanto ha fatto parlare di se nel periodo della dittatura, anche grazie ai mitici Inti-Illimani. Interessante anche se a ole i primi piani sono eccessivamente invasivi.   La vittoria del NO tutto sommato sembra abbia dato dato modo di trovare una via d'uscita indilore e pacifica.   La scena finale è forte tanto quanto…

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Recensione
Utile per 1 utenti
2018
2018
Trasmesso il 5 agosto 2018 su Rai Movie
2017
2017
Nel mese di settembre questo film ha ricevuto 3 voti
vedi tutti

Recensione

champagne1 di champagne1
7 stelle

Ispirato a fatti realmente accaduti nel 1988, quando il golpista Pinochet fu costretto a indire un referendum sul suo governo a seguito delle pressioni internazionali, il film racconta della campagna per il NO che poteva utilizzare 15 minuti, peraltro nel palinsesto televisivo notturno, per spiegare ai cittadini i motivi dei partiti dell'opposizione. Come capo della campagna promozionale era…

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