Regia di Gavin Hood vedi scheda film
Per ragazzi, ma abbastanza godibile.
Dopo "Hunger Games" del 2012, è stato tutto un proliferare di fantascienza con protagonisti giovanissimi o adolescenti: in "Maze Runner" e "Divergent", siamo in futuri distopici in cui i ragazzi fuggono da strane prigioni o combattono tra di loro; in questo film si preparano a combattere gli alieni. Il film è tratto da una serie di romanzi di Orson Scott Card, scritti negli anni '80. Non posso dire male di questo film, ci sono degli spunti interessanti, la trama è ben delineata e l'attore protagonista, il britannico Asa Butterfield, che all'epoca aveva 16 anni, regge benissimo il confronto con i "mostri" Ben Kingsley e Harrison Ford, qui opportunamente sottotono per non rubare la scena al personaggio principale. In complesso, un film per ragazzi, ma sufficientemente gustabile. Come succede spesso, a un primo tempo intrigante segue un secondo un po' lento e, soprattutto, prevedibile. Un elogio grandissimo merita Moisés Arias, l'interprete di Bonzo, che bullizza Ender alla scuola dei cadetti: talmente ben recitato che diventa subito antipatico al pubblico, e in questo sta la bravura dell'attore, nell'eseguire l'ingrato compito del personaggio odioso. Magari si potrebbe istituire un premio annuale per l'attore che meglio ha interpretato un personaggio odioso nel cinema; non parlo ovviamente dei protagonisti, ma dei personaggi di contorno, o comunque non principali, essenziali per far risaltare l'eroe buono, gentile e "le sa tutte lui", anteponendosi con antipatia e meschinità varie. Quando si guarda un film e si commenta "Ma guarda che st...", allora stai guardando una grande interpretazione. Mentre tifate per l'eroe di turno, ricordatevelo: il merito è di qualcun altro.
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