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Oblivion

Regia di Joseph Kosinski vedi scheda film

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La recensione su Oblivion

di Lord Holy
8 stelle

Basandosi su un suo progetto (graphic novel) mai pubblicato, Joseph Kosinski dà vita a una buona fantascienza, ricca di suggestioni e con diversi colpi di scena. Taluni invero potrebbero essere intuibili in anticipo, eppure quantomeno un paio son come fulmini a ciel sereno. La tanto vituperata sceneggiatura, infatti, potrà magari suscitare alcune perplessità, ma a mio avviso si riscatta nel costruire un soggetto comunque interessante e affatto insignificante nei suoi contenuti. L'azione cattura, anche se vittima di qualche cliché o breve calo di ritmo. La tensione non viene mai meno e lo svolgimento rinvigorisce, via via che le informazioni si accumulano all'incedere della narrazione, tra analessi (flashback) e in­serti onirici.

Nella norma la prova del cast. Stupisce in positivo l'attrice Andrea Riseborough (Victoria Olsen), mentre Tom Cruise (Jack Harper) si attiene al suo consueto profilo. Spiace soltanto per il poco valorizzato Morgan Freeman (Malcolm Beech), forzato in uno stereotipo non alla sua altezza. In compenso è però impeccabile il comparto visivo, grazie agli ottimi effetti speciali all'avanguardia e a qualche eccezionale scorcio di paesaggi da cartolina. L'alto coinvolgimento e il veicolare delle emozioni, poi, sono garantiti dall'efficacia e dalla decisione con le quali l'epica colonna sonora avvolge l'astante. Provare per credere.

Riassumendo, il risultato è complessivamente imperfetto ma parimenti meritevole di una possibilità. Consigliato.

P.S. "Ringrazio" tutti i recensori, i commentatori e gli opinionisti i quali, ignorando per semplice disavvedutezza (o sadico cinismo?) l'accorato invito degli autori dell'opera a non divulgare alcun dettaglio sulla "seconda metà" del racconto, raggirano subdolamente l'esortazione limitandosi a citare altre pellicole che la rimembrano. Peccato sia fatale, soprattutto nell'inconveniente di un titolo che condivide con questo proprio la rivelazione fondamentale. Collegare i due, allora, significa inevitabilmente rovinarne uno a chiunque conosca soltanto l'altro. L'ordine di fruizione non importa (se prima Oblivion o viceversa), perché la sostanza non cambia. Io ne sono testimone, purtroppo, dato che mi è capitato e non potrò mai più sapere come sarebbe stata una visione "vergine". Dunque invito i suddetti, che non sanno rinunciare all'ostentare cultura cinematografica, a segnalare almeno lo spoiler, per tempo e con la dovuta enfasi, onde evitare ulteriori simili spiacevoli episodi.

Sulla trama

Anno 2077: Jack Harper è il riparatore dei droni operanti sulla Terra, evacuata perché segnata da decenni di guerra contro la terrificante minaccia aliena degli Scavengers. Prima di abbandonare definitivamente il pianeta, ha il compito di recuperare le ultime risorse vitali. Avendo quasi terminato la sua missione, nell'arco di due settimane raggiungerà gli altri sopravvissuti su una colonia lunare, lontano da quel mondo dilaniato, sebbene per lungo tempo sia stato la sua casa. Ma l'esistenza di Jack è destinata a vacillare col salvataggio di una donna da una navicella spaziale precipitata davanti ai suoi occhi.

Sulla colonna sonora

Imponente realizzazione delle musiche degli M83, che ben accompagnano l'immensità delle immagini.

Cosa cambierei

Risolverei alcuni punti oscuri. Limerei certe lievi banalità. E maggior spazio meriterebbero un paio di personaggi.

Su Joseph Kosinski

Esalta il gusto per lo stupore e la meraviglia.

Su Tom Cruise

Jack Harper. Il classico ruolo dell'eroe, per lui tipico.

Su Andrea Riseborough

Victoria Olsen. Una piacevole sorpresa. Forse la più impegnata del film.

Su Melissa Leo

Sally. Autorevole.

Su Morgan Freeman

Malcolm Beech. Una parte priva di guizzi particolari.

Su Nikolaj Coster-Waldau

Sykes. Senza infamia e senza lode.

Su Olga Kurylenko

Julia Rusakova. Discreta e bella presenza.

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